BIM, presidenza: in pole il sindaco di Crognaleto. Nelle trattative resta l'isolamento di Teramo



di Marianna De Troia
Categoria: ABRUZZO
24/01/2022 alle ore 19:14



Per effetto della revoca dell’ormai ex presidente del Bim Gabriele Minosse da parte del sindaco di Cortino Marco Tiberi, fervono le trattative per individuare il nuovo presidente dell’assemblea del consorzio.

In pole position per il "dopo-Minosse" (decaduto per mano del sindaco avversario dopo che ha battuto il suo pupillo alle ultime amministrative di Cortino) c’è il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo.

Il suo nome ha preso forza dopo che la settimana scorsa sono stati avvistati in un locale centrale di Teramo Paolo Gatti, Giulio Sottanelli, il segretario provinciale del Pd di Teramo Piergiorgio Possenti e lo stesso sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo.

Del resto il 7 marzo (data in cui ogni sindaco deve rinnovare i suoi delegati nell’assemblea chiamata a eleggere il presidente) è vicino e non sfugge che bisogna individuare 37 delegati di 26 comuni. Un’intesa tra le diverse anime politiche è quanto mai auspicabile anche in proiezione della futura definizione della governance del Ruzzo. Ed è proprio in chiave Ruzzo che il nome di D’Alonzo risulta significativo visto che i più attenti osservatori delle vicende politiche teramane ricordano bene che D’Alonzo è uno dei sindaci “collaborazionisti” con l’attuale compagine societaria.

Il sindaco di Crognaleto infatti ha sempre approvato il bilancio insieme al centrodestra, in controtendenza ad altri sindaci Pd, o civici di centrosinistra quale è il sindaco del capoluogo Gianguido D’Alberto. E sempre a questo proposito non si può non rilevare come il sindaco di Teramo, che oggi annovera nell’assemblea del Bim i delegati Marisa Pomanti e Gianfranco Angelucci, resti ancora una volta tagliato fuori dalle trattative rimanendo politicamente isolato nell'interlocuzione in corso sulla presidenza di un ente strategico com il Bim, il consorzio dei Comuni del Vomano e Tordino che eroga importanti finanziamenti per le associazioni e per le iniziative dei comuni aderenti.

Detto in parole povere, è un ente con cui ci si fa politica perchè no, consenso. Un ente per il quale il Pd riesce a sedersi insieme a Paolo Gatti, ma non riesce a sedersi il sindaco di Teramo che pure dal Pd dovrebbe essere sostenuto. Sullo sfondo, sempre per la presidenza, restano due candidature per il momento più deboli ovvero quella del consigliere di Campli Luca Di Girolamo sostenuto dal sindaco Federico Agostinelli e quella dello stesso presidente Gabriele Minosse, defenestrato dal sindaco di Cortino ma rientrato dalla finestra come delegato in assemblea grazie alla designazione del sindaco di Isola del Gran Sasso Andrea Ianni che lo ha nominato proprio di recente e la cui nomina sarà ratificata a breve.

Manca un mese e mezzo e le trattative sono ancora all’inizio.