Abruzzo. Corte dei Conti: "Massima attenzione su Recovery Plan", 4,5 mln di danno erariale



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
06/03/2021 alle ore 14:18



Durante l’anno sono stati contestati danni erariali per 4,5 milioni di euro, 14 sono state le sentenze di condanna di primo grado per un ammontare di 1,3 milioni di euro, altre 17 in appello per 332.000 euro.

Danni erariali  di 500.000 euro in capo ad un funzionario regionale derivante dalla liquidazione di fatture con i subappaltatori nella ricostruzione del sisma centro Italia. Sono stati percepiti indebitamente 100.000 euro da privati per riparare immobili danneggiati dal sisma.

L’attività svolta dalla Sezione di controllo nell’anno trascorso, che ha visto modificata ogni abitudine lavorativa con l’adozione del modello di lavoro agile, ha riguardato l’ampio panorama di attribuzioni istituzionali ad essa affidate dall’ordinamento giuridico.

Gli esiti sono compendiati negli indicatori quantitativi, fra i quali spicca il numero delle deliberazioni esitate a conclusione delle istruttorie e delle camere di consiglio decisorie della nostra Sezione che, non solo non si è fatta trovare impreparata, ma è perfino riuscita a migliorare la propria produttività con risultati che testimoniano l’eccezionale lavoro svolto da parte di tutto il personale amministrativo e magistratuale nonostante l’emergenza pandemica.

Le deliberazioni depositate nel 2020 sono state 309 e hanno riguardato le decisioni sulla parifica dei rendiconti regionali, quelle sui rendiconti degli enti locali, i pareri per gli enti locali e le pronunce sulle gestioni sanitarie.

In particolare, l’attività di verifica dei rendiconti degli enti locali, quando si è rivelato necessario, ha riguardato plurimi esercizi per ogni singolo ente.

Oltre all’analisi completa del sistema sanitario regionale e delle sue articolazioni locali, durante l’esercizio trascorso sono state realizzate, per la prima volta: un’indagine sullo stato delle province abruzzesi, un’indagine sull’Agenzia sanitaria regionale ed un’analisi della gestione finanziaria degli organismi regionali, nonché degli interventi di razionalizzazione approvati dalla Regione.

Il controllo preventivo e successivo di legittimità sugli atti svolto nei confronti delle Amministrazioni statali aventi sede nella Regione ha permesso, nel secondo semestre, di procedere all’esame e alla registrazione degli atti in soli sette giorni, al netto degli eventuali accertamenti istruttori, a fronte di una media del biennio precedente di circa 22 giorni.

Quanto ai dati numerici riferiti al controllo preventivo legittimità, il combinato utilizzo degli strumenti informatici e di banche dati con il sistema di smart working, ha visto l’esame e la decisione di 152 provvedimenti sui 154 introdotti nell’anno.

Parte significativa dell’attività di controllo è stata svolta in materia di finanza e funzionamento dell’ente Regione con l’esame del bilancio preventivo e del rendiconto generale e con la relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali di spesa e sulle tecniche di quantificazione degli oneri, rilevandone le caratteristiche particolari e gli eventuali aspetti critici, anche alla luce delle indicazioni della giurisprudenza costituzionale relativa a tale materia.

Le verifiche hanno riguardato, tra l’altro, la sostenibilità dell’indebitamento e l’assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare gli equilibri economico finanziari, la tempestività dei pagamenti, le partecipazioni in società controllate e la coerenza dei risultati della Regione con i risultati definitivi della gestione degli enti del Servizio sanitario regionale.

L’esito finale è culminato nel giudizio di parificazione per il quale sono state esaminate le risultanze del rendiconto e la loro corrispondenza ai vincoli e alle autorizzazioni di spesa contenuti in tutti gli atti della programmazione finanziaria, nel rispetto delle norme e dei principi, anche costituzionali, posti a garanzia della sana gestione finanziaria e, in definitiva, degli equilibri economico – finanziari dell’Ente regionale e di quelli, più complessivi, della finanza pubblica.

La Corte ha esaminato partitamente l’attività di gestione svolta dagli organismi di governo regionali, anche al fine di proporre in forma collaborativa le misure di correzione e gli interventi di riforma che si ravvisano come necessari per assicurare gli equilibri di bilancio.

Nell’ultimo biennio la Sezione, grazie alla conclusione del giudizio pendente dinnanzi alla Corte costituzionale relativo all’esercizio 2013, ha esitato tutti i rendiconti della Regione Abruzzo degli anni dal 2014 al 2018 e nel settembre 2020 ha compiuto le verifiche e le 3 istruttorie propedeutiche al giudizio di parificazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2019, la cui pronuncia finale si è avuta con la decisione nel giudizio del 21 gennaio di quest’anno.

In coerenza con le conclusioni del giudizio di parificazione dell’esercizio finanziario 2018, per i motivi esposti nell’ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale ed in attesa del pronunciamento della Consulta, è stata valutata la persistenza del dubbio di costituzionalità inerente alle norme che hanno consentito l’ampliamento dell’orizzonte temporale del deficit pregresso anche con riferimento alla legge regionale del 31 gennaio 2019, di approvazione del bilancio previsionale 2019/2021, con la quale, in applicazione della normativa nazionale, sono state in concreto definite le modalità di recupero del disavanzo arretrato.

Anche in questo caso, si è predisposta un’ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale con riferimento al rendiconto 2019. In materia di spesa sanitaria, la Sezione ha costantemente inserito nei propri programmi di controllo il settore dell’assistenza sanitaria, servizio che, con il suo valore complessivo di circa 2 miliardi e 400 milioni rappresenta l’80 per cento dell’impiego di bilancio.

In occasione delle singole pronunce riguardanti le aziende sanitarie e le strutture regionali che gestiscono direttamente una parte delle risorse destinate al Servizio sanitario, si è compiuta un’analisi, al contempo ampia e puntuale del settore che, in particolare negli ultimi anni, ha avuto notevoli riflessi sulla programmazione contenuta nel bilancio regionale.

All’analisi del risultato economico-finanziario generale dell’esercizio 2019, si è unita la disamina di alcune criticità nella gestione delle spese da parte delle diverse aziende, segnalando l’auspicio di approvazione di un bilancio consolidato in cui elaborare le linee di correzione volte al ritorno in equilibrio dei conti sanitari, nella considerazione ulteriore della sopraggiunta emergenza pandemica.

Una particolare attenzione è stata dedicata anche all’analisi delle gestioni degli organismi regionali, nonché del processo di razionalizzazione delle partecipazioni detenute, compreso il piano approvato assai di recente con delibera di giunta regionale n. 833 del 22 dicembre 2020. Pur apparendo delineato un percorso di progressivo efficientamento delle 4 partecipazioni detenute, la Sezione ha rilevato criticità che attengono sia alla gestione di alcuni di questi organismi che al concreto esercizio dei poteri regionali di controllo e d’indirizzo.

Nel dicembre 2020 la Sezione ha portato a conclusione una articolata indagine con la quale ha inteso esaminare gli effetti finanziari, contabili e gestionali che le riforme succedutesi nel recente passato hanno recato all’attività delle Province della Regione Abruzzo, nel passaggio dall’ ipotesi di federalismo fiscale al ruolo che svolgono attualmente nel mutato quadro ordinamentale.

L’analisi ha riguardato gli aspetti normativi regionali, quelli contabili, con particolare riguardo al riaccertamento straordinario dei residui, agli equilibri di parte corrente e di parte capitale, ai debiti fuori bilancio, all’esame della gestione corrente e al risultato di amministrazione, alla gestione della liquidità, alla gestione del personale con i relativi riflessi sull’attività istituzionale, nonché al concorso dei singoli Enti alla finanza pubblica.

Si è rilevato come il ruolo svolto dalla Regione nel processo di riordino delle funzioni del comparto, nel caso dell’Abruzzo, sconti gli evidenti ritardi iniziali – comuni, peraltro, ad altre realtà regionali – nell’emanazione delle disposizioni di recepimento della legge n. 56 del 2014, che hanno comportato ulteriori problemi ai quali le Province hanno dovuto far fronte e come gli Enti locali della Regione Abruzzo si siano inoltre trovati a fronteggiare le drammatiche conseguenze derivanti dal sisma del 2009 e da quello del 2016.

I successivi ed inevitabili ritardi nel trasferimento delle funzioni non fondamentali hanno costituito una criticità non indifferente per le Province della Regione tanto che all’attualità il processo di definizione dei rimborsi per i maggiori costi sostenuti per funzioni non più di competenza di tali enti non ha ancora trovato una sistemazione finale, alla quale la Regione è, in definitiva, chiamata a dare concretezza realizzando gli ultimi aspetti dalla riforma di riorganizzazione delle Province.

Colmato il divario temporale che si è venuto a creare rispetto al ciclo del bilancio, con le pronunce sui rendiconti dal 2015 al 2019, nel 2021 sarà celebrato il giudizio di parificazione, del rendiconto regionale 2020.

A tale giudizio saranno allegate le relazioni concernenti il sistema sanitario regionale, la struttura organizzativa e il funzionamento dei controlli interni della Regione Abruzzo, gli 5 enti strumentali regionali e le società partecipate, l’utilizzo dei fondi europei e le principali risultanze ricavabili dall’attività di controllo sulla gestione.

Verranno altresì svolte le verifiche sulla regolarità dei rendiconti dei Gruppi consiliari della Regione Abruzzo per l’esercizio finanziario 2020.

Nei confronti degli Enti locali proseguirà il controllo di regolarità contabile e finanziaria e monitoraggio sui bilanci di previsione e sui rendiconti, recuperati – anche in questo caso – ampiamente i ritardi relativi ai controlli sui rendiconti anteriori al 2018, svolgendo le attività di verifica sui bilanci di previsione e sui rendiconti dell’esercizio 2019 nonché, ove ancora necessario, sugli esercizi precedenti, esaminati anche congiuntamente mediante un’unica deliberazione; gli approfondimenti sui bilanci consolidati e le verifiche sugli enti in condizioni di deficitarietà strutturale o sottoposti a piani di rientro;

l’esame dei risultati ottenuti dagli enti locali in termini di efficienza gestionale e riassorbimento di distorsioni negli assetti organizzativi, con riguardo anche ai processi di centralizzazione degli acquisti ai fini dei risparmi di spesa;

gli approfondimenti in ordine alla gestione delle entrate e ai problemi della riscossione dei crediti tributari; nonché l’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale per gli enti nei quali sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocarne il dissesto finanziario e della relazione sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale per gli Enti locali ammessi a tale procedura.

Per quanto riguarda la programmazione dell’attività di controllo di questa Sezione per il 2021, particolare rilievo assumono le tematiche indicate nella deliberazione n. 20 del 2020 delle Sezioni Riunite della Corte dei conti in sede programmazione generale, per le quali dovranno essere tenute in debito conto le nuove esigenze di verifica e valutazione dei programmi di spesa finanziati con le risorse europee e le modalità di impiego delle ingenti risorse provenienti dall’Unione europea nei programmi di spesa, prevedendo “specifiche linee di attività di monitoraggio e controllo sull’impiego di dette risorse”, con “ le modalità di esercizio dei controlli che la Corte dei conti dovrà mettere in campo nel corso del 2021”.

Sarà, pertanto, valutato con particolare riguardo l’utilizzo delle risorse destinate all’emergenza COVID attuando, ove possibile, di forme di controllo concomitante.

La Sezione effettuerà inoltre il controllo, anche a campione, sui rendiconti dei funzionari delegati operanti in Abruzzo, sulle contabilità speciali in atto esistenti. A tali verifiche, potranno accompagnarsi ulteriori indagini mirate sulla gestione, per quanto attiene in particolare alle contabilità ordinarie e speciali trasmesse alla Sezione nell’ultimo triennio, o per le quali, nel medesimo lasso temporale, siano pervenuti rilievi, osservazioni o mancati discarichi da parte delle competenti Ragionerie territoriali dello Stato.

Si ritiene di proporre anche per quest’anno l’analisi sulla gestione economico – finanziaria ed organizzativa sulle Province regionali, portato a conclusione nella precedente programmazione per gli esercizi fino al 2018.

Questa Sezione di controllo regionale intende inoltre avviare nel corso del 2021 una indagine conoscitiva sul sistema universitario regionale, quale comparto di assoluto rilievo nella realtà economica e culturale del territorio abruzzese.

Sarà, infine, svolta ogni altra funzione, attività o attribuzione obbligatoria ex lege o che la Sezione ritenga necessaria, nell’ambito delle proprie competenze. Per l’attuazione del programma, la Sezione intende continuare ad avvalersi delle opportunità recate dall’utilizzo delle forme di svolgimento del lavoro da remoto, già sperimentate, con esiti assai favorevoli, sia da parte della componente amministrativa che di quella magistratuale, nonché per le adunanze e camere di consiglio di tali nella permanenza dei presupposti che ne hanno determinato le condizioni di operatività, anche per l’anno in corso.

“L’ Italia non può essere l’anello debole della catena di solidarietà messa in campo dall’Unione Europea per la lotta al covid-19 per questo sarà compito dei giudici contabili vigilare affinché neanche un euro dal Recovery fund sia speso male”.

Lo ha detto il presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per l’Abruzzo, Mario Nispi Landi,  durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 nel complesso monumentale di San Domenico a L’Aquila, alla presenza di un numero ristretto di autorità civili e militari, nell’osservanza delle misure di prevenzione Covid-19.

Sono intervenuti il Procuratore regionale, Antonio Giuseppone, il presidente dell’Ordine distrettuale degli avvocati Maurizio Capri e il presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per l’Abruzzo, Stefano Siragusa.

Giuseppone ha espresso perplessità riguardo alla norma del Decreto semplificazioni che allenta le maglie della responsabilità erariale per velocizzare le pratiche burocratiche e favorire la spesa pubblica, frenata dalla paura della firma dei dirigenti regionali. “Indebolire anziché potenziare la responsabilità sembrerebbe un po’ un controsenso: come poi è stato rilevato di queste somme si interesserà purtroppo anche la criminalità organizzata, quindi secondo me l’attenzione su questa gestione deve essere massima”.