Il maestro Melozzi a Sanremo con i Måneskin e non solo

Il maestro Enrico Melozzi anche quest'anno sul palco (anzi sotto) dell'Ariston di Sanremo, per dirigere, come la definisce lui, "l'orchestra più pazza del mondo". Come l'anno scorso con i Pinguini Tattici Nucleari, anche quest'anno dirigerà i musicisti dell'orchestra del Festival della Canzone Italiana per i brani di due realtà artistiche giovani e dirompenti nel panorama musicale italiano, quali i Måneskin e Fasma per i loro singoli dai titoli in controtendenza: "Zitti e buoni" della band salita alla ribalta grazie ad XFactor e "Parlami" per il classe '96 ex concorrente di Sanremo Giovani.

Come se non bastasse, Melozzi si è divertito a comporre le orchestrazioni di un duo cardine dello svecchiamento dello scenario pop italiano quali Franetik & Orang3 e anche della giovanissima ex concorrente di XFactor, Gaia Gozzi.

Per il maestro Melozzi non è di certo una novità essere su questo palco, anzi la prima volta a Sanremo fu nel 2012 con Noemi. Nel 2014 tornò a dirigere all'Ariston proprio per Noemi i brani "Bagnati dal Sole" e "Un Uomo è un Albero", di cui riarrangiò una versione speciale per l'Orchestra di Sanremo. Poi ancora nel 2019, quando collaborò con il fuoco di tante discussioni: la star Achille Lauro, insieme alla sua “Rolls Royce”, esibendosi anche, tra gli altri, con Morgan. Inoltre nel 2020 oltre ad aver conquistato il podio, per la seconda volta, dirigendo "Ringo Starr", brano dei Pinguini Tattici Nucleari, è stato anche il direttore con più artisti a Sanremo: quattro, quali Pinguini Tattici Nucleari, Anastasio, Junior Cally e Fasma con ben 8 orchestrazioni, tra le quali il brano “Me ne frego” di Achille Lauro. Tra cantanti in gara e ospiti l’anno scorso ha seguito in tutto ben 19 artisti per il Festival più rinomato della penisola.

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