Reddito di cittadinanza: a Teramo e L'Aquila progetti utili fermi al palo


Nonostante tutto quello abruzzese è il miglior dato italiano dopo la Puglia, con il 60% dei comuni che hanno attivato l'iter



Categoria: ABRUZZO
15/02/2021 alle ore 16:56



Sono 125 i comuni abruzzesi, il 40% dei 305 totale, quelli che hanno completato l’iter per attivare i Puc (Progetti utili alla collettività), per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in varie mansioni.

Ma non c'è ancora traccia delle delibere di giunta di due dei quattro comuni capoluogo, L’Aquila e Teramo, dove i percettori sono in numero consistente.

Nulla, sia per il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi di Fratelli d’Italia, che per il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, l’attivazione dei puc non è stata finora una priorità.

Per quanto riguarda L’Aquila da quanto si apprende è previsto solo a marzo l’arrivo nella terza commissione Politiche sociali, di un bozza di piano di utilizzo dei percettori. Poi però servirà la delibera di giunta, e a quel punto il piano comunale, con descritte le singole azioni e relative persone da impiegare.

Ottenuto il via libera, Centri per l’impego e Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, potranno convocare i percettori, dando priorità a coloro che hanno l’assegno mensile più consistente, che può arrivare anche a 700 euro mensili.

A Teramo invece si è ancora nella fase preliminare: i colloqui sono partiti solo a fine ottobre, e anche qui non si ha notizia di una imminente approvazione della delibera di giunta. 

Conclusione: In ogni caso per Teramo e L’Aquila si registrerà un clamoroso e ingiustificato ritardo.

Nonostante tutto, quello abruzzese è il miglior dato italiano dopo la Puglia, con il 60% dei comuni che hanno attivato l'iter, in un quadro però di forte ritardo, a due anni da quando è stata varata la misura dal governo di M5s e Lega, durante il primo governo di Giuseppe Conte, e ad un anno dall’approvazione dei criteri per l’attivazione dei Puc.

A Pescara centinaia di percettori già da settembre sono all’opera, anche sul fronte dell’emergenza covid (ad esempio nel servizio di call center per le prenotazioni dei vaccini e l’organizzazione degli screening). Stanno entrando in servizio per svolgere mansioni di varia natura anche i percettori del reddito del comune di Chieti dove ad ottobre sono stati predisposti e approvati una decina di progetti.

Il reddito di cittadinanza ha un costo di circa 9 miliardi di euro l’anno, interessa circa 46mila persone in Abruzzo e 2,3 milioni in Italia. Grazie all’Rdc e le connesse politiche attive di inclusione lavorativa, in molti hanno finora trovato una occupazione.

I Puc sono importanti anche per quest’ultima finalità, perché consentono ai percettori del reddito di cittadinanza di potenziare le proprie capacità, e di “restituire” alla società l’aiuto ricevuto. Con grande vantaggio per i Comuni che possono contare su forze da impiegare in molti settori scoperti e senza personale.

Complessivamente in Abruzzo, nei 125 comuni che hanno attivato i puc, sono 458 i progetti in corso di svolgimento, di cui 203 nel settore ambientale, 163 nell’ambito della tutela dei beni comuni, 128 di tenore sociale, 69 in ambito culturale, 28 in quello artistico, a cui si aggiungono altri ambiti di azione.

In Italia dopo un anno dall’approvazione dei criteri per la realizzazione dei progetti, solo un municipio su otto li ha attivati.