Dispersi sul Velino, da 18 giorni nessuna traccia dei quattro




Categoria: ABRUZZO
10/02/2021 alle ore 18:23



Sono trascorse oltre due settimane da quella drammatica domenica.

Da allora, il 24 gennaio, non si hanno piu’ notizie di Tonino Durante, 60 anni (noto commerciante di Avezzano), Valeria Mella di 25 anni di Avezzano (laureata in fisioterapia all’Universita’ dell’Aquila), del fidanzato Gianmarco Degni di 26 anni, anche lui di Avezzano, figlio del titolare di un noto negozio di attrezzature sportive, e di Gian Mauro Frabotta, 31 anni, anche lui di Avezzano, figlio del titolare di uno storico alimentari.

Otre due settimane senza alcuna novita’ nonostante la zona della sciagura, Monte Velino, venga ancora oggi battuta palmo a palmo a piedi, dal cielo, con i migliori cani italiani, con la tecnologia piu’ disparata e mai utilizzata sulla neve. Uno sforzo immane, probabilmente mai visto in contesti simili: 300 volontari, di cui 100 professionisti provenienti dalle fila del Soccorso alpino e speleologico, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, vigili del fuoco, provenienti da piu’ parti d’Italia.

In questi giorni, a rendere difficoltose le ricerche non solo le avverse condizioni meteorologiche ma soprattutto il fronte di slavina che staccandosi avrebbe inghiottito il quartetto: 2 chilometri circa per alcune centinaia di metri che tradotto secondo gli esperti si sarebbe tradotto in uno spessore di circa 10/15 metri di coltre bianca, rispetto allo scenario inizialmente trovato sul posto (a circa 2 mila metri) dagli escursionisti, rendendo quasi impossibile persino conficcare la pala o la sonda.

Di qui la scelta dei soccorritori di compiere un’impresa piuttosto ardua quella di agganciare ad un elicottero modello Erickson un battipista per farlo atterrare sul luogo delle ricerche cosi’ da abbassare la spessa coltre di neve, permettendo anche ai cani di lavorare in un ambiante piu’ facile e ai mezzi aerei dotati di particolari sistemi di poter captare qualche segnale dagli oggetti di metallo che i dispersi potrebbero avere portato con loro.

Operazione fallita causa maltempo che ha costretto il pilota per la propria incolumita’, a sganciare il grosso mezzo che si e’ andato a schiantare su un costone di montagna. Ieri il Soccorso Alpino e Speleologico si e’ concentrato sullo studio delle carte topografiche di Valle Majelama, dove si analizza il manto nevoso, per riprendere le ricerche non appena miglioreranno le condizioni climatiche.

“Appena tornera’ il bel tempo ripartiremo con le ricerche ma – conferma Fabio Manzocchi, tra i responsabili dell’attivita’ di coordinamento delle ricerche – lo faremo con la consapevolezza di conoscere anche tutte le possibili criticita’ dell’area e i diversi livelli di manto nevoso. Giu’ a Valle abbiamo bonificato tutto, ma il problema resta in quota, dove il ritorno della neve di questi giorni potrebbe creare problemi anche a noi soccorritori, quindi non e’ escluso che si debba nuovamente procedere con la bonifica dell’area”.