Le cose stanno cosi: o Conte perde la poltrona o Renzi perde la faccia!



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
14/12/2020 alle ore 11:04



Tertium non datur si sarebbe detto un tempo. Ed è proprio così che pare stiano le cose: o “Giuseppi” Conte perde la poltrona oppure Matteo Renzi perde la faccia. 

Che la annunciata “verifica” di governo abbia, in prossimità della Befana, un esito letale per l’avvocato di Volturara Appula è nel novero delle cose possibili.

Crisi di governo che non significherebbe elezioni subito. Perché un nuovo esecutivo, allargato alle frotte di “responsabili in sonno” assai vogliosi di sostenerlo, è esattamente ciò a cui punta il leader diItalia Viva per tornare protagonista politico. 

Al contrario, massimo un rimpastino, con tanto di posticino apparecchiato nella fumosa “cabina di regia” per la gestione dei miliardi europei, è quel che si spingerà ad offrire Conte

Nella battaglia per il potere tra due che più supponenti e spocchiosi non è possibile immaginare, sembra perciò che uno solo vincerà mentre l’altro sparirà.

Renzi è consapevole di aver azzeccato la prima mossa e insiste nel suo tentativo, forte anche dei mugugni di un Pd mitridatizzato e adagiato da Zingaretti ai piedi dell’avvocato che nessuno ha mai votato.

Ma è sull’amicizia con Joe Biden che il vanitoso toscano anzitutto punta per la sua personale rivincita. Amicizia coltivata anche il tramite di Federica Mogherini che da Alto rappresentante della politica estera europea è stata un totale disastro, ma ha ben coltivato e mantenuto i rapporti col prossimo presidente Usa

Conte cerca di resistere come ha fatto finora: puntando tutto sulla paura del virus, sull’arrivo del vaccino e su un possibile lookdown totale, schierando i pretoriani CasalinoArcuri e Vecchione con relative corti dei miracoli e affidandosi alle felpate manovre di quei poteri obliqui che ad oggi lo hanno sostenuto e favorito al di là e al di qua del Tevere

Il problema, per Giuseppi, è che stavolta, senza quella birba di Trump alla Casa Bianca che tutto avrebbe giustificato, i suoi “amici” non potranno ciurlare nel manico e fare i doppiogiochisti così come gli riuscì col Salvini del “Papete”. 

È anche vero che l’ego di Renzi potrebbe vacillare dinnanzi all’offerta, per se, del Ministero degli Esteri o di quello della Difesa. Ipotesi che manderebbe in tilt grillini e piddini in un colpo solo, ma che pure gli toglierebbe dalle mani le carte migliori.

Carte con le quali adesso, dopo averne determinato la sopravvivenza politica nell’estate 2019, può permettersi di rimandare Giuseppi allo “studio Alpa” indicando anche la terna di nomi (Di Maio,FranceschiniGuerini) per la sua sostituzione. 

Conte può davvero perdere, in un sol colpo, spocchia e poltrona. A meno che non sia Renzi a perderci la faccia.