IL PICCOLO PRINCIPE


Negazioniste Covid contro bambino al mare con sindrome Williams-Campbell e la mamma


di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
08/08/2020 alle ore 11:44



“Un po' d'acqua può far bene anche al cuore” disse il piccolo principe al pilota. Ed entrambi bevvero con gioia.

“Il piccolo principe” è il racconto più conosciuto di Antoine de Saint-Exupéry, pubblicato il 6 aprile 1943 a New York che, nella forma di un'opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia.

Ciascun capitolo del libro narra di un incontro che il protagonista fa con diversi personaggi e su diversi pianeti e ognuno di questi bizzarri personaggi lascia il piccolo principe stupito e sconcertato dalla stranezza dei “grandi”.

Ad ogni modo, ciascuno di questi incontri può essere interpretato come un'allegoria o uno stereotipo della società moderna e contemporanea.

In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale.

Un’educazione che è stata totalmente calpestata, qualche giorno fa, a Massa Carrara quando due vergognose negazioniste del CoronaVirus hanno urlato in faccia ad una mamma ed al suo figlio di appena dieci anni “Il covid non esiste. Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa”.

Hanno finto di toccarlo, quel bimbo, immunodepresso, appena trapiantato. Seduto sulla sdraio, sotto l'ombrellone. Terrorizzato.

Eppure per lui doveva essere una giornata speciale, al mare, dopo un intervento chirurgico delicato. Era quasi con le lacrime. Erano stati i medici del Gaslini a consigliare alla mamma, come terapia accessoria, di portarlo in spiaggia, per respirare il profumo del mare.

Lui, affetto da sindrome di Williams-Campbell. Lui che doveva restare chiuso a casa perché malato. Perché ai malati i negazionisti negano di poter vivere una vita normale.

La scena non è passata inosservata. Perché siamo un popolo straordinario. I bagnanti le hanno allontanate minacciando di chiamare i carabinieri. Quello non era il loro posto. Era il giorno speciale del piccolo e non c’era spazio per la puzza. Solo il profumo del mare.

“Alla fine credo che un giorno torneremo qui, spero guariti e felici”, ha dichiarato emozionata la mamma.

Sì, tornerete lì, guariti e felici. Perché è quello il vostro posto. E nessuno può negarvelo.