Pieni poteri: Salvini li chiese e Conte se li è presi!


Lezione chiara: i pieni poteri si prendono, non si chiedono



Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
06/08/2020 alle ore 12:04



pieni poteri si prendono, non si chiedono. Matteo Salvini li chiese la scorsa estate dalla bolgia populista del “Papeete”. Per questo venne perculato e crocifisso a destra e a manca, prima di essere spedito nel limbo dell’opposizione.

Giuseppe Conte, più furbo, senza chiedere ad alcuno, quei pieni poteri semplicemente se li è presi, ritagliandoseli alla chetichella nelle pieghe del decreto di prolungamento dello stato di emergenza nazionale.

Non solo. Già li usa senza che un gemito, si levi dalle note “vergini dai veli calanti”. Nessuno, in questo caso, rileva alcun vulnus democratico.

Ai pieni poteri chiesti dal Capitano nel bel mezzo della godereccia movida romagnola si oppose un muro, invalicabile e irreprensibile, di altolà. La legione dei tenutari della Costituzione più bella del mondo scese in campo e bollo’ col timbro dell’eversione il proclama sudaticcio del Truce. Tant’è che, in quattro e quattr’otto, al barbaro sognante rimase, appunto, solo il sogno.

pieni poteri se li prende invece in questa mesta estate 2020 Giuseppe Conte non trovando nessuno, manco a pagarlo, che obietti o protesti.

Quello, il capitano mutato in capitone, voleva mano libera per provare a regolare una volta per tutte il criminale traffico di clandestini che oggi torna ad assillarci nonché per forzare l’Unione europea e ottenere da Bruxelles il via libera all’abbattimento delle tasse su persone fisiche e lavoro.

Questo, l’avvocato da nessuno mai votato, li agguanta senza chiedere, e subito prova ad assoggettare i Servizi segreti alla sua strategia di mantenimento della poltrona e, udite udite!, dettaanche il da farsi all’amministratore delegato di una società privata (Tim) quotata in borsa.

Roba che l’avesse non fatta ma soltanto detta, che so, il Berlusca degli anni ruggenti sai gli ululati e gli editoriali!

Salvini, zittito e sostituito in nome della trionfante democrazia, tra poco sarà pure processato. Mentre “Giuseppi” si incolla ancora più stabilmente alla poltrona di Palazzo Chigi senza che i “sinceri democratici” in servizio permanente fiatino. Lezione chiara: i pieni poteri si prendono, non si chiedono.