Operazione Mummia: il Cavaliere ripulito diventa "responsabile"


L'alleanza di governo, nata dalla sbornia del Papeete, scricchiola vistosamente



Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
04/07/2020 alle ore 13:35



L’operazione Mummia è già scattata. L’ottantaquattrenne Silvio Berlusconi, distanziato politicamente da anni e socialmente da mesi (nella villa provenzale della figlia maggiore), torna al centro di questa demenziale stagione politica, precedente e successiva all’emergenza sanitaria. 

L’alleanza di governo, nata dalla sbornia del Papeete, scricchiola vistosamente. E non solo per la crisi economica e occupazionale che già fa intravedere un autunno caldissimo di tensioni e conflitti né per le frizioni tra quei due “protagonisti per caso” che rispondono ai nomi di Giuseppe Conte e Nicola Zingaretti.

Ci s’e’ messa pure quella peste di Matteo Renzi a fare le bizze e proprio sul nervo sensibile della legge elettorale. Che l’ex premier in perenne debito d’ossigeno e di consensi chiede nuovamente maggioritaria sparigliando l’accordo di gennaio.

Ecco perciò il via all’operazione Mummia. Perché ora serve Berlusconi. Che da Calimeroinavvicinabile viene amorevolmente sbianchettato dal grosso della stampa nazionale e promosso “responsabile” tra i responsabili per scongiurare che la legislatura vada a gambe all’aria e l’Italia sia consegnata agli orridi populisti

Non sarà un padre della Patria ne’ senatore a vita come reclamano lo scudiero Tajani e l’ancella Ronzulli, ma il Berlusca potrà tornare presentabile e spendibile. 

Grazie anche allo “strano” caso dell’audio del defunto giudice Amedeo Franco che pure ne sottoscrisse l’ingiusta condanna.

Operazione Mummia che prelude ad un patto di governo (con o senza Conte non importa!) e di legislatura che ha come tessitore l’immarcescibile Gianni Letta

Patto che metta in soffitta Matteo Salvini, all’angolo Giorgia Meloni e in condizioni di non nuocere quel gruppo di pentastellati seguaci di Di Battista che vedono nel Cavaliere ancora e soltanto uno “psiconano”.

Si tratterebbe, con qualche aggiunta, della maggioranza “Ursula” sperimentata a Bruxelles. Che veda insieme ai forzisti reidratati del Cavaliere schierati a sostegno della sua Media for Europe, i Cinquestelle di governo e di poltrona (quelli che pur divisi tra loro non vogliono rinunciare a 15 mila euro al mese per altri tre anni!) e il solito Partito democratico oramai abituatissimo a governare in nome della democrazia pur senza mai vincere le elezioni.

Operazione Mummia che, ovviamente, sarebbe cementata dall’elezione del prossimo Capo dello Stato. A meno che non succeda di nuovo quel che accadde la volta scorsa. Quando proprio Berlusconi fu fregato da Renzi.