Sanità. Gli eroi applauditi dal popolo sono ancora in attesa dei riscontri economici


Un profondo stato di frustrazione serpeggia tra tutto il personale dipendente della ASL 01


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
27/06/2020 alle ore 19:08



L’abnegazione del personale sanitario impegnato, anche a costo della propria vita, nell’emergenza Covid19, a sottrarre i malati dalle grinfie della morte è una nobile testimonianza dell’alto valore della Vita stessa, ma accanto a questo encomiabile impegno, è avvilente vedere la disattenzione mostrata dai dirigenti della ASL nei confronti delle istanze dei lavoratori del comparto.

La segnalazione arriva dalla Segreteria Generale Provinciale della FIALS CONFSAL.

"Mentre per la dirigenza medica sono stati onorati gli accordi presi per la liquidazione della produttività arretrata" - si legge nella nota - "per Infermieri, Tecnici, Operatori Socio Sanitari, Ostetriche, Amministrativi ecc. gli accordi sono rimasti solo ed esclusivamente sulla carta".

"Nella riunione del 20 febbraio 2020 è stato sottoscritto con tutte le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL e con le RSU, (non con una sola organizzazione) il contratto integrativo aziendale area comparto per il "residuo fondo fasce 2016 e 2017 e pagamento trattamento indennità accessorio 2016-2017", ma l'accordo, a oggi, è ancora disatteso dalla dirigenza della Asl".

"In questo periodo dell’anno" - evidenziano - "solitamente, viene saldata la produttività dell’anno precedente, ma i lavoratori del comparto, gli eroi applauditi dalle finestre dal popolo italiano, sono ancora in attesa di ricevere le somme relative agli anni 2018 e 2019. Inoltre nel 2019 è stato sottoscritto l’accordo per l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali ed è stata redatta e pubblicata la graduatoria per l’assegnazione, con l’ausilio anche di una ditta esterna che ha utilizzato un software 'per velocizzare la procedura ma gli eroi in mascherina e occhiali ancora non percepiscono i riscontri economici". 

"L’articolo 27 al comma 11 del CCNL" - sottolineano - "prevede il riconoscimento di dieci minuti per la vestizione aumentati a 15 minuti per il personale che lavora in turni h24, ma dalla data di sottoscrizione del contratto nazionale ancora nulla è stato fatto per i dipendenti. È umiliante e deprimente per chi, mentre tutto il mondo produttivo e politico si fermava, lasciava la propria famiglia per recarsi a lavoro mettendo se stesso a disposizione del prossimo, cosciente del rischio che correva e del pericolo in cui metteva i propri cari al rientro a casa, constatare come il proprio lavoro sia tenuto cosi poco in considerazione".

FIALS CONFSAL, in conclusione, pur rispettando le legittime prerogative di ogni organizzazione sindacale, chiede al manager della asl di fare definitivamente chiarezza sul fatto se ci sia stato o meno un accordo sottoscritto con una sola sigla sindacale, e se cosi fosse di esplicitarne ragioni e contenuti, di mettere in chiaro se i ritardi nei pagamenti dipendono da tali determinazioni o da rallentamenti della macchina amministrativa, e rendere noto come intende fronteggiare la alla luce del fatto che ci sono dipendenti che lavorano ininterrottamente per 21 giorni consecutivi senza fare riposoe che hanno cumuli di ferie arretrate che superano i 100 giorni.

Con l’attuale dotazione organica, giunti ormai alla fine di giugno, sembra inevitabile ricorrere alla chiusura e all’accorpamento dei reparti con conseguente riduzione dei posti letto per permettere il godimento di almeno 15 giorni di congedo ordinario agli operatori, proprio nel momento in cui il numero di utenti sul territorio provinciale aumenta per l’arrivo dei turisti.

"Se la dirigenza della asl non dovesse fornire seri chiarimenti su cosa è accaduto" - concludono dalla FIALS CONFSAL - "o non dovesse provvedere al pagamento di quanto sottoscritto negli accordi e non intraprenda immediatamente un confronto con tutte le Organizzazioni Sindacali e le RSU sulle politiche del personale, ci vedremo nostro malgrado costretti a dare avvio ad ogni forma di lotta al fine di tutelare gli interessi dei lavoratori e dell'intera cittadinanza".