ASSISTENTI...SPIONI!



di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
26/05/2020 alle ore 21:55



Ho ancora davanti agli occhi le lacrime pubblicamente offerte dalla Ministra (che brutta concordanza!) dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, al momento dell'annuncio della regolarizzazione dei migranti, un “popolo di invisibili” finalmente emerso da un’intollerabile situazione di sfruttamento da lavoro senza tutele.

Non discuto la legittima sostanza di tutela da anacronistiche ed odiose forme di caporalato che, in realtà, coinvolgono non solo i cittadini extracomunitari, ma anche una larga fetta di lavoratori italiani.

Probabilmente però la forma scelta si scontra con una pluralità di potenziali obiezioni che vanno dalla necessaria protezione di altrettante categorie di “precari” storici (ricercatori scientifici, ad esempio), al doveroso rispetto dei limiti di deficit e bilancio pubblico.

Certo, potreste facilmente contraddirmi evidenziando sperperi e sprechi nel settore della pubblica amministrazione, ed avreste ragione.

Ma non si rimedia ad una gestione scellerata del denaro di cittadini attraverso un ulteriore aggravio di spesa.

Singolare appare poi la decisione di bandire un concorso per il reclutamento di 60.000 “Assistenti Civici” la cui previsione normativa lascia perplessi circa l'esatta individuazione ed estensione dell'ambito delle funzioni che andrebbero a svolgere.

Li hanno definiti “inutili” Li hanno paragonati alle ronde leghiste di qualche anno fa. Li hanno chiamati “spioni” al servizio del Governo.

Nelle intenzioni del Governo, dovrebbero essere soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato, con finalità di mera utilità e solidarietà sociale, anche attraverso la rete del Terzo Settore.

Senza alcun incarico pubblico.

Ma i nominando assistenti civici non possono essere scambiati per volontari. I volontari, infatti, non si reclutano per bando e tanto meno possono essere usati ma, come afferma la legge, agiscono esclusivamente per fini di solidarietà e in risposta ai bisogni delle persone e delle comunità in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.

A questo punto mi attendo un’ulteriore modello di autocertificazione.