Proposte per rilanciare l'edilizia e agevolare i cittadini nella ristrutturazione


Potenziamento delle percentuali di detrazioni fiscali per Sismabonus ed Ecobonus


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
12/05/2020 alle ore 14:22



Dal coordinatore di Avezzano e consigliere nazionale del Psi, Sergio Di Cintio, al via una proposta per far ripartire il settore dell’edilizia.

Trattasi di un piano complessivo che è all’attenzione del partito nazionale, perché ne valuti l’idoneità ed eventualmente l’inserimento nelle norme in arrivo a fronte dell’emergenza economica dovuta al Corona Virus.

“In prima istanza ho inviato al Senatore Riccardo Nencini” – dichiara Di Cintio – “la proposta per l’edilizia per risollevare l’economia italiana, attualmente in una fase di stallo dovuta all’emergenza Coronavirus.”

Le proposte si sviluppano in tre punti:

Il primo punto riporta il potenziamento delle percentuali di detrazioni fiscali per Sismabonus e l’Ecobonus ma con l’inserimento della Ristrutturazione.

Una ristrutturazione in forma particolare, considerando la pandemia che ci ha spinto a rivedere il rapporto con gli spazi abitativi e di lavoro secondo nuovi criteri.

“Poiche’ il lockdown” – sottolinea Di Cintio - “ci ha mostrato come sia importante la vivibilità degli spazi”.

Con la situazione odierna un italiano medio passa molto del proprio tempo dentro casa, da qui, nasce l’esigenza di riqualificare gli spazi per adattarli a nuove funzioni come, ad esempio, il lavoro in smart working, la didattica a distanza, nonche’ la possibilità di essere curati in casa, utilizzando anche gli spazi pertinenziali o condominiali.

In sostanza, cambiare il modello ripensando alla casa come luogo di difesa, protezione e anche interazione sociale.

“Detrazioni potenziate, quindi, per realizzare, ristrutturare e ampliare gli spazi da destinare ad attività libere e ricreative condominiali o pertinenziali delle unità immobiliari”.

In ambito aziendale invece, gli spazi, per esigenze diverse, devono essere riconvertiti o modificati per garantire la sicurezza, a protezione dei lavoratori e per far fronte alle normative, attuali e future.

Il secondo punto riguarda una nuova detrazione per il Sismabonus con l’inserimento della voce riguardante i dispositivi antisismici non strutturali.

Elementi secondari che permettono la salvaguardia della vita vita umana come da nuove norme NTC2018.

Questo va ad integrare una parte mancante della detrazione fiscale che a oggi permette, l’agevolazione per l’acquisto di mobili nuovi o elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ e quindi avere un risparmio energetico ma non permettela detrazione per l’acquisto dei dispositivi sismici: elementi non strutturali.

Il terzo punto, invece, riguarda le detrazioni fiscali per la Ristrutturazione di fabbricati inutilizzati, pubblici o private, da adibire a Coworking.

Attraverso premialità volumetriche e agevolazioni, in tutto o in parte, a fondo perduto per le start up che andranno ad utilizzare le porzioni di fabbricato.

Sostanzialmente, il riuso di fabbricati esistenti, in linea con la legge nazionale sulla riduzione del consumo di suolo, permetterà di evitare una desertificazione ad esempio dei nuclei industriali, come già proposta dall’ingegnere Sergio Di Cintio, per il Nucleo industriale di Avezzano.

“Ritengo che questa sia una condizione necessaria” – conclude Di Cintio – “per poter rendere funzionali gli interventi, soprattutto affinche’ ci sia una sburocratizzazione, snellimento delle procedure abilitative e facilità di accesso alle detrazioni fiscali”.

“E’ fondamentale attuare i seguenti passaggi: potenziamento delle percentuali di detrazioni, reintroduzione dello sconto in fattura con garanzie per le PMI e la reintroduzione della cessione del credito”.

“Bisogna avere la possibilita’ di uno sconto in fattura o di attuare la cessione del credito all’Impresa, questo agevolerebbe ancor di piu’ il cittadino a fare queste opere”.

“Perche’, oggi, i soldi per fare adeguare o ristrutturare un edificio o per ricevere l’Ecobonus e Sismabonus, devono essere anticipati, e non tutti hanno una capacita’ di Irpef tale da potare in detrazione la cifra che serve per la ristrutturazione”.