L'Aquila. Il caos ai tempi del Coronavirus tra buoni spesa e cantieri edili


Sindaci che sconvolgono le ordinanze e aumentano la burocrazia


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
07/05/2020 alle ore 18:06



Il caos ai tempi del Coronavirus: Sindaci che sconvolgono le ordinanze e aumentano la burocrazia.

Accade nuovamente a L’Aquila, dove, dopo il caso dei “buoni spesa”, BLOCCATI nelle casse del Comune (https://impaginato.it/article/12673/l-aquila.-caso-buoni-spesa-una-vergogna-nazionale), si è alzato un polverone sui “cantieri edili”.

 

Nel dettaglio, è accaduto che l'ordinanza emessa dal Sindaco Pierluigi Biondi, per disciplinare la riapertura dei cantieri edili, con l'imposizione di sottoporre a tampone sanitario tutte le maestranze impiegate, entro al massimo 14 giorni dal riavvio delle lavorazioni, al fine della verifica della negatività al contagio, è stata bocciata dal Prefetto Cinzia Torraco, che ha rammentato: "alla luce del vigente quadro normativo non è ammessa la possibilità da parte dei sindaci di emanare ordinanze confliggenti con le disposizioni emesse in sede centrale, come sancito dall'articolo 35 del D.L. 2 marzo 2020, n. 9".

 

E l'ordinanza del primo cittadino prescrive, in effetti, "misure maggiormente restrittive rispetto alle statuizioni del “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 nei cantieri” allegato al Dpcm del 26 aprile".

 

Il Sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, appare come un “uomo solo al comando e in confusione”, a rilevarlo, Lelio De Santis, capogruppo di Cambiare insieme-Idv al Consiglio comunale.

“In un momento così delicato sul piano sociale e sanitario” – commenta De Santis – “il Sindaco della città capoluogo di Regione dovrebbe avere una visione complessiva e un’attenzione particolare alle diverse esigenze della popolazione, senza assumere atteggiamenti autoreferenziali e di chiusura rispetto al Consiglio comunale.

Le vicende dei Buoni spesa e della riapertura dei cantieri nel Centro storico sono l’emblema di un modo di amministrare verticistico ed autoritario, che non consente di dare risposte ai bisogni della collettività.

In particolare, per i Buoni spesa, il Comune si è visto condannare dal Tar per la sua decisone di escludere famiglie domiciliate, ma non residenti ed è stato costretto a emanare un secondo avviso pubblico. La conseguenza è stata che i Buoni spesa, che dovevano essere concessi prima di Pasqua, cominciano a essere consegnati solo in questi giorni! Per la riapertura dei cantieri della ricostruzione, il Sindaco ha emanato, il 30 Aprile, l’Ordinanza n. 71, senza la necessaria concertazione con i Soggetti interessati, che di fatto ha impedito la ripresa delle attività in sicurezza ed ha suscitato le critiche di tutte le Associazioni di categoria, dei Sindacati e delle Imprese edili".

"Un vero capolavoro di cattiva amministrazione" – conclude De Santis - "e così, il Cantiere più grande d’Europa è il solo a oggi che non riparte e, quando ripartirà, sarà difficile assicurare il massimo della sicurezza delle maestranze e la necessaria tutela della salute dei cittadini".

 

Insomma, un caos che come in un labirinto di specchi offre all’infinito il riflesso di un’immagine sempre più deformata, al punto che si perdono ben presto le sembianze dell’originale.