LA LEGGE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS



di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
26/03/2020 alle ore 11:15



Non vorrei sembrarvi ironico o sarcastico, ma visto il diverso tempo trascorso dalla nostra ultima chiacchierata, non posso che augurarmi che stiate alla grande, nonostante la quarantena forzata cui tutti siamo, nostro malgrado, sottoposti forzatamente a causa di questo maledetto CoronaVirus (o COVID-19, se preferite).

Stiamo combattendo, stiamo tenendo duro e tuttavia mi rendo conto che non è semplice avere davanti una prospettiva non proprio rosea circa la definitiva risoluzione del contagio che gli esperti quantificano nell'ordine di diversi mesi.

Ma tant'è.

Ed allora anzitutto il ringraziamento va a medici ed infermieri che, in questo momento, non risparmiano un solo grammo di energia per affrontare i quotidiani ricoveri ospedalieri e domiciliari.

Ma al legislatore dev’essere riconosciuto lo stesso encomio? Non so, mi pare che, sia a livello centrale che locale, si stia partorendo un coacervo di disposizioni normative spesso in conflitto tra loro che non fanno altro che aumentare la confusione è l'incertezza tra i cittadini.

Ad esempio forse non tutti sanno (anche in virtù dell'ultimo decreto legge n.19 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 25 marzo 2020) come, in caso di violazione della cosiddetta “quarantena domiciliare”, sarebbe ammissibile il sequestro preventivo del veicolo utilizzato dal trasgressore per spostamenti non consentiti, in quanto la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato potrebbe aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati (art. 321 c.p.p.).

Il reato di cui sopra è quello previsto dall'art. 260 del Regio Decreto n. 1265 del 27.7.1934 recante “approvazione del testo unico delle leggi sanitarie", da ultimo modificato proprio in base al decreto-legge n. 19/2020.

Quest'ultima tipologia di reato non prevede la possibilità di estinguerlo mediante il versamento di una somma di denaro (c.d. oblazione: artt. 162 e 162-bis c.p.) in quanto viene prevista congiuntamente l'applicazione tanto della pena detentiva dell'arresto quanto della pena pecuniaria dell'ammenda.

Speriamo non ci sia dell'altro.