Vaccini, dottor Ortu: "L'ultima parola spetta sempre al medico"


Secondo il Presidente dell'Ordine dei medici della Provincia dell'Aquila manca il rapporto di fiducia con il proprio medico.



La scuola riprenderà il via il prossimo 11 settembre, e quest’anno prima di tornare sui banchi bisogna aver fatto ben 10 vaccinazioni, come previsto dalla legge su cui si è accesa un'ampia polemica tra Governo e Regioni.

“La vaccinazione ha salvato milioni di bambini” così a Impaginato.it il Presidente dell’Ordine dei medici della provincia dell’Aquila, Maurizio Ortu.
“Sono d’accordo sulla legge che istituisca l’obbligatorietà - afferma  - perché solleva i genitori da ogni responsabilità ma sono convinto che ad avere l’ultima parola debba essere sempre e comunque il medico. Ci deve essere un rapporto di fiducia con chi si occupa della nostra salute, cosa che si è andata perdendo nel tempo”.

E ancora:  “I vaccini sono una cosa seria: il morbillo, che è una delle prime cause di morte infantile al mondo, provoca danni che portano alla sordità totale e non recuperabile”.

Il presidente dell’ordine dei medici, che tra l'altro è specializzato  in otorinolaringoiatria, spiega che la principale causa di sordità infantile è proprio il morbillo, per il quale è previsto il vaccino, oltre alla parotite.

“Bisogna continuare a studiare i vaccini - conclude Ortu - come si è fatto con gli antibiotici. Affinché ci sia una percentuale sempre più bassa di controindicazioni".

Partirà entro il 31 ottobre prossimo, invece, la campagna per i vaccini contro l'influenza.

Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, che ha anche stanziato 400mila euro per incrementare ulteriormente la copertura della popolazione, in particolare per gli ultra 65enni (per i quali la vaccinazione è gratuita).

"La delibera approvata oggi - spiega Paolucci - introduce l'onere, in capo a tutti i direttori generali della Asl, di mettere in atto tutte le iniziative necessarie a centrare, per l'anno in corso, un tasso di copertura pari al 75 per cento di tutti i gruppi target, così come stabilito dalla circolare del Ministero della Salute".

La giunta regionale punta inoltre a un maggior coinvolgimento, nell'opera di sensibilizzazione degli utenti, sia dei medici di medicina generale, sia dei pediatri di libera scelta e degli specialisti ospedalieri.

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