Alitalia, da puzzle infinito a farsa? Nuovo rinvio a fine mese


Ancora stallo: per il 15 luglio potrebbe non esserci la quadra. Si va addirittura verso la quinta proroga


di Leonardo De Santis
Categoria: ABRUZZO
08/07/2019 alle ore 13:55



È più che mai questo il tempo per il premier Giuseppe Conte di sciogliere i dubbi relativi alla vendita di Alitalia: si avvicina infatti sempre più la possibilità di un quinto rinvio della scadenza, prevista per il 15 luglio, e il passaggio politico auspicato dal presidente del consiglio, ovvero “una sintesi politica” che sarebbe cruciale, per lo meno se si volesse arrivare alla soluzione naturale del caso, ovvero la partecipazione ufficiale di Atlantia, il gruppo che già controlla gli aeroporti di Roma e Autostrade per l’Italia.

La società entrerebbe in questo caso a far parte del consorzio guidato da Fs e composto da Mef e Delta Airlines: ma proprio in merito alla partecipazione di Atlantia, si era espresso il vicepremier Luigi Di Maio che aveva negato una proposta ufficiale da parte della società. L’unica alternativa per scongiurare un nuovo rinvio è dunque che lo stesso Di Maio nei pochi giorni rimasti trovi un nuovo partner, disposto a mettere sul piatto una quota che si aggiri intorno al 35-40%. 

Si tratta dunque di un momento delicatissimo per il futuro di Alitalia e si prevedono, in questi ultimi giorni, incontri e dossier per fare chiarezza sul da farsi. Ad incontrarsi saranno infatti Ferrovie dello Stato, il gruppo Toto e German Efromovich: resta quindi netto lo stallo sul quarto partner che dovrebbe completare il gruppo, anche se di fatto i contatti con Atlantia non sono mai stati persi, soprattutto dal fronte Lega. La situazione inizia però ad appesantirsi, e dopo quattro rinvii potrebbe non esserci ancora la soluzione, motivo per il quale potrebbe rendersi necessario l’intervento del presidente Conte. Quest’ultimo sarebbe se non altro un modo per tenere distinto il futuro di Alitalia dalla questione della revoca delle concessioni autostradali auspicata dal vice Di Maio.

Il ministro dello sviluppo economico aveva infatti, nonostante tutto e tutti, invitato Atlantia a presentare la propria offerta, ma prima (e forse ancora adesso) era agguerrito e tornato alla carica sulle concessioni.

Se dovesse esserci un nuovo rinvio, dal 15 al 30 luglio, si tratterebbe di quello definitivo. In tal caso la palla passerebbe forzatamente nelle mani di Giuseppe Conte, il quale afferma: “Come presidente del consiglio non mi posso sottrarre. Tutti i dossier più importanti passano nelle mani del premier che fa una sintesi politica con il pieno coinvolgimento dei ministri competenti”.

Ma come se non bastasse a rendere la partita ancora più complicata arriva ora anche il monito della Corte dei Conti alle Ferrovie dello Stato. “In ordine alle operazioni di ingresso nel capitale Alitalia (si legge nel documento inviato al Gruppo), la Corte dei Conti, tenuto conto dell'impatto che l'operazione avrebbe su Fs, rivolge la raccomandazione già formalmente condivisa dal collegio sindacale, che è quella di acquisire tutti gli elementi necessari per valutare la fattibilità e sostenibilità della stessa, attivando tutte le iniziative idonee a tutelare l'integrità patrimoniale del gruppo, la continuità e lo sviluppo aziendale”. 

Nell’ulteriore attesa di conoscere quali saranno le risposte di Fs al documento, proprio oggi si apriranno gli incontri con i tre pretendenti ufficiali, Claudio Lotito, il gruppo Toto e l’imprenditore German Efromovich: nessuno dei tre però al momento sembra convincere in pieno il governo e specialmente i due soggetti in ballo, Fs e Delta.

E sarà anche per questo motivo che potrebbe appunto e nuovamente scendere in campo il premier Giuseppe Conte, chiamato a rimettere ordine sulla questione Atlantia come quarto partner oppure individuando un nuovo investitore forte last minute. Ipotesi questa alquanto remota, ma in entrambi i casi servirà tempo: proprio da qui il possibile ennesimo rinvio.

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