La Versione di Garpez: vendo usato come nuovo


Quando la vita reale di tutti i giorni sembra proprio raccontare un'altra storia


di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
28/06/2019 alle ore 11:16



Capita spesso di sentire proclami roboanti dai Governi di turno secondo i quali la fine della crisi economica (tecnicamente definita “recessione”) stia, oramai, per volgere al termine. 

A sostegno di queste speranzose chimere vengono, di volta in volta, snocciolati dati, illustrati grafici, pubblicate slides dove appaiono incomprensibili coacervi di numeri e diagrammi la cui oscura combinazione dovrebbe tranquillizzarci tutti in ordine al fatto che la fine del tunnel sia, finalmente, vicina.

Sarà anche così, per carità, ma la vita reale di tutti i giorni con la quale mi confronto sembra proprio raccontare un'altra storia; la storia di un geometrico e costante incremento di coloro che vivono al di sotto della soglia della povertà; la storia di mense e refettori pubblici invasi da “nuovi poveri”; la storia di chi è costretto, contro ogni logica di minima dignità della persona umana, a rovistare dentro i cassonetti dei rifiuti nella speranza di potersi coprire con qualche indumento usato o di potersi sfamare con gli avanzi di chi, di quel cibo, ne ha in eccedenza. 

I più fortunati (si fa per dire) fanno ricorso al mercato dell'usato, ossia a rivenditori di generi della natura più diversa che offrono beni e servizi appartenuti ad altri (ed alcuni dismessi quasi nuovi per noia o avida voglia dell'ultimo “grido”) e reimmessi nel tessuto economico a prezzi accessibili.
Ed allora si cerca di fare l'affare, tentando di salvare capra e cavoli, mantenendo un giusto equilibrio tra qualità e prezzo. 
In particolare, il settore delle autoconcessionarie plurimarche sembra registrare un “trend” in continua ascesa. 
Eppure, come in ogni settore, anche in quello delle autorivendite esistono i concessionari da evitare, poiché tentano solo di concludere l'affare a loro unico beneficio, arrivando persino ad alterare il numero dei chilometri effettivamente percorsi dall'automobile.
Bene, in tutti questi casi, sappiate che potrete querelare il furbetto di turno per il reato di truffa, previsto dall'art. 640 del codice penale e, contemporaneamente, denunciarlo per il reato di frode nell'esercizio del commercio (art. 515 del codice penale).

Addirittura i Parlamentari Europei chiedono che la Commissione presenti una proposta di legge per combattere il fenomeno della manomissione dei contachilometri. Una tecnica utilizzata nel 30-50% delle vendite di auto usate, a tutto scapito dell'acquirente in buona fede.
Ma come si fa a sapere se il contachilometri è stato manomesso? Dal mese di maggio 2018,  in occasione delle revisioni periodiche del veicolo, deve essere rilasciato un certificato che attesta anche la effettiva e reale percorrenza chilometrica della autovettura revisionata. Sarà così possibile ricostruire l'intera storia della percorrenza chilometrica del veicolo.
Insomma, occhi aperti e mani sul portafoglio. 

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