Il sindaco (Oxy) strong


Pescara, Carlo Masci finalmente corona il suo sogno


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
11/06/2019 alle ore 07:33



E adesso che finalmente Carlo Masci corona il suo sogno, un sogno che insegue da quasi vent’anni, indossando la fascia da primo cittadino che gli cede con gentilezza il sindaco uscente Marco Alessandrini, dimostra tutta la sua scarsa dimestichezza con le fasce: già la sera della vittoria si era intrecciato con lo striscione del Pescara, e ci vollero tre minuti buoni perché riuscisse a esibirla nel verso giusto, in modo che la scritta risultasse leggibile alle telecamere; e anche ieri alla fine, nel gran giorno, quello della sua incoronazione, se l’è messa storta, col colore rosso vicino al volto, mentre la regola stabilisce che il verde debba essere accostato al volto del pubblico ufficiale. E il bello è che Alessandrini gliel’aveva fatta indossare nel verso giusto ma poi lui quando si è fatto fotografare da solo, se l’è rimessa nel verso sbagliato. 

Sarà stata l’emozione.

Adesso però basta parlare di di fasce e di gaffe. Meglio i programmi. Il primo impegno di Masci è la bandiera blu e il mare pulito. E siccome la stagione balneare è finalmente arrivata, è proprio l’argomento che sta più a cuore ai pescaresi.

C’è da dire che Masci trova un mare e un fiume già risanati un bel po’ dalle opere realizzate in questi ultimi anni, ampiamento del depuratore e opere di riqualificazione ambientale, ma col caldo e il raddoppio della popolazione, l’acqua diventerà inevitabilmente più sporca. E un allarme batteri è già scoppiato in diversi punti della riviera cittadina.

E allora? Quale sarà l’asso nella manica di Masci, a cosa pensava quando prometteva la bandiera blu e l’annunciava con tanta sicurezza, perché ce l’avrà un asso nella manica, vero? Mica potevano essere palle da distribuire ai cittadini in campagna elettorale, di quelle che si dicono così tanto per dire?

Niente affatto.

In realtà Carlo Masci è quello che da assessore al Turismo del Comune di Pescara introdusse ufficialmente l’Oxystrong. Che è, per chi non lo ricordasse, acido peracetico, un antimicrobiotico altamente corrosivo, che viene spesso utilizzato anche per la disinfezione di forniture mediche. Nel 1999, seconda giunta a guida Carlo Pace, l’allora assessore Masci propose di versare un corposo quantitativo di Oxystrong direttamente nelle fognature dei Comuni che si affacciano sul fiume Pescara.

“ Il fiume arriva a Pescara già inquinato – dichiarò Masci – i problemi vanno risolti a monte, in quei comuni che ancora non sono dotati di un impianto di depurazione. Tutti siamo a conoscenza di dove si trovano quei quattro, cinque grandi scarichi che vanno direttamente nel fiume bypassando ogni sistema di depurazione e che creano una situazione insostenibile a Pescara. L’ oxystrong potrebbe essere una soluzione”.

Poi sappiamo com’è andata a finire. Un po’ di disinfettante che dia un effetto pulito giusto il tempo delle analisi dell’Arta. Per il resto, batteri sotto la sabbia.

ps: Ma almeno adesso sappiamo con certezza che no, non erano lusinghe elettorali quelle usate da Masci in campagna elettorale: il mare pulito con lui lo avremo davvero. A che prezzo lo scopriremo solo nuotando.

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