Pagano: stop ai concorsi. Forza Italia prende le distanze


Comune di Pescara: presenti molti nomi noti, tra i quali fedelissimi dell'ex governatore Luciano D'Alfonso


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
17/05/2019 alle ore 17:37



Forza Italia prende le distanze. Se finora è stata zitta è perché non se n’era accorta. Ma ora pugno duro. Commenta così il coordinatore di Forza italia Nazario Pagano la notizia riportata da Maperò sui concorsi al Comune di Pescara in cui sono presenti molti nomi noti, tra i quali fedelissimi dell’ex governatore Luciano D’Alfonso e la segretaria del gruppo di Forza Italia al Comune. 

“Forza Italia apprende  da organi di stampa e commenti sui social che sarebbero stati presentati ben tre esposti alla Procura su una fantomatica serie di concorsi del Comune di Pescara varati in scadenza di mandato. In primo luogo Forza Italia asserisce di non avere a che fare in nessun modo e a nessun titolo, né diretto né tantomeno indiretto, con questa iniziativa dalle quali prende le distanze e, anzi, ritiene ennesima espressione di un malcostume politico da respingere senza se e senza ma – dice il coordinatore regionale degli azzurri Nazario Pagano – Sui risvolti penali deciderà la magistratura, se è vero che la stessa è stata interessata da tre esposti, ma su quello politico – precisa Pagano – abbiamo il dovere di intervenire. L’inopportunità di tale “infornata” è talmente lampante che stupisce anche l’osservatore più smaliziato. Una mossa che ricorda le nomine dei “conti di Ciampino” da parte di Umberto II che partiva in aereo per l’esilio e dispensava titoli nobiliari inutili per la subentrante Repubblica. Qui invece si dispenserebbero posti di lavoro clientelari utili a ribadire il potere e le ingerenze della malapolitica sulla macchina amministrativa”.

 A questo punto Pagano chiede che Alessandrini faccia un passo indietro, annullando i concorsi 

“che altrimenti resterebbero a testimonianza di un modo di fare politica di cui non si avverte il bisogno e che la comunità dei pescaresi non solo non condivide ma che non può neanche permettersi di avallare”.