Ricordare al mondo intero la Shoah: Israele si ferma

Alle 10.00 in punto di venerdì scorso tutta Israele si è fermata per commemorare i 6 milioni di ebrei uccisi nella Shoah: le sirene sono risuonate per due minuti e l’intero paese si è fermato per rendere omaggio a quanti non ce l’hanno fatta durante lo sterminio.

Ovunque si trovassero: nelle scuole, negli uffici, nei negozi, nelle basi militari, per strada o in spiaggia, gli israeliani hanno bloccato le loro attività e in piedi in rigoroso silenzio hanno ricordato; anche le auto e gli autobus di linea si sono fermati e i passeggeri sono scesi mettendosi sull'attenti.

Subito dopo a Gerusalemme al museo della Shoah di Yad Vashem si è tenuta la cerimonia del ricordo alla presenza del premier Benjamin Netanyahu, del presidente Reuven Rivlin e dei sopravvissuti. Inoltre altre cerimonie e manifestazioni si sono svolte nelle scuole e nei centri comunitari di tutto il paese: alla Knesset come ogni anno in questa triste circostanza vengono letti i nomi di quanti sono stati uccisi. 

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