Toc, toc: la troika bussa all'Italia? Il Fmi rivuole l'Imu


Se il debito è alto, se la crescita è quasi nulla, le riforme piombano e mancano gli investimenti...


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
11/04/2019 alle ore 17:51



In Italia «i patrimoni potrebbero essere tassati attraverso una tassa moderna sulle residenze primarie». Così il Fondo Monetario Internazionale entra a gamba tesa nel dibattito sui conti italiani, sventolando lo spauracchio per cittadini e imprese: l'Imu.

Il Fondo lancia l'allarme sul debito record nel mondo arrivato al picco di 184mila miliardi di dollari nel 2017, pari al 225% del Pil globale, mettendo l'accento sul fatto che l’Italia riaccende i timori sul legame debito-banche nella Ue.

E sul nostro paese in occasione del Fiscal Monitor osserva: “In Italia, spread sovrani alti a lungo potrebbero pesare sulla crescita e sulle prospettive fiscali e bancarie mentre nuovo stress esercitato da un balzo dei costi per finanziarsi potrebbe intaccare altri Paesi nella regione”. Per cui gli economisti del Fondo monetario sottolienano che gli spread nella seconda parte dello scorso anno sono saliti anche se il cosiddetto effetto contagio è stato «limitato».

E guardando alla situazione di Roma, spiega che sarebbe “appropriato»”per l’Italia un “aggiustamento fiscale che favorisca la crescita”. Ciò aiuterebbe a “ridurre le vulnerabilità legate al debito e a sviluppare misure protettive da essere usate in caso di una grave crisi”.

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