Maragno, non solo manifesti


Una campagna offensiva, così è stata definita da tantissime donne e da tantissimi uomini che l'hanno accolta con fastidio


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
22/03/2019 alle ore 08:03



Si vedranno oggi alle 18 alla Libreria On the road in corso Umberto a Montesilvano per parlare della campagna di comunicazione ideata dal Comune contro lo sfruttamento della prostituzione. Una campagna offensiva, così è stata definita da tantissime donne e da tantissimi uomini che hanno accolto con fastidio quei manifesti comparsi in tutta la città: 

“Non mandare a puttane la tua vita, non mandare a puttane la tua salute, non mandare a puttane la tua famiglia”,

dove più che colpire i clienti, vengono denigrate le prostitute.

Non la pensa così il sindaco Francesco Maragno, che ieri ha replicato a Maperò:

“La campagna contro la prostituzione che ho voluto lanciare è chiaramente provocatoria e usa un linguaggio forte, proprio perché ci dobbiamo confrontare con un problema difficile che quasi tutti, a cominciare da alcune persone che mi stanno criticando, evitano di affrontare – dice il primo cittadino – A Montesilvano la prostituzione è una piaga che distrugge la vita di tante povere ragazze, molte anche minorenni, ma questo non interessa a chi alimenta le polemiche.

Da quando sono diventato sindaco ho messo in campo tutte le iniziative consentite dall’ordinamento (a dire il vero ben poche) per contrastare il fenomeno. Grazie anche alla collaborazione con la comunità Papa Giovanni XXIII, i cui volontari (a titolo gratuito e spesso a rischio della propria incolumità fisica) vanno ogni settimana in strada per cercare di convincere la donne a lasciare quell’inferno. In cinque anni ben 11 ragazze, grazie alle nostre iniziative, sono riuscite a fuggire dalla tratta e sono state avviate a un futuro sereno.

Le famiglie montesilvanesi sono disperate per la presenza di prostitute sotto casa ed è raccapricciante vedere tappeti di preservativi davanti alle scuole o nella riserva naturale, e assistere a una situazione di fortissima criticità nell’indifferenza generale. Non solo, il danno è enorme anche per l’economia del territorio (nei settori alberghiero, della ristorazione e degli stabilimenti balneari), che è basata su un turismo prevalentemente familiare.

Quelle persone che oggi si indignano probabilmente sono le stesse che quando vedono le prostitute, spesso anche minorenni, girano la testa dall’altro lato e rimangono impassibili.

Quello che va fatto assolutamente è stroncare la domanda. Come ha detto Papa Francesco, i “clienti” sono criminali come quelli che sfruttano queste persone. E per colpire chi alimenta questo squallido mercato abbiamo avviato, da tempo, un’intensa azione di contrasto, quest’anno rafforzata da altre iniziative: istituzione del Nap, Nucleo anti prostituzione, un gruppo della Polizia municipale di Montesilvano, dedicato all’attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione, nonché alla denuncia e al sanzionamento dei clienti che violano l’ordinanza sindacale. Il nucleo si occuperà anche di ricerche degli immobili destinati alla prostituzione; potenziamento del sistema di videosorveglianza con incremento del numero di telecamere sul territorio; installazione di tabelloni luminosi che indicano la vigenza dell’ordinanza n. 69 del 31 dicembre 2018, sul contrasto allo sfruttamento della prostituzione, con indicazioni delle sanzioni pecuniarie e penali previste; creazione di un numero telefonico, 085 4481.650, dedicato ai cittadini che vogliono segnalare episodi di sfruttamento della prostituzione su strada o in appartamento.

Siamo impegnati a salvare queste donne per incidere su un mercato che frutta 4 miliardi di euro l’anno alla criminalità organizzata.

Spiace vedere che di fronte al progetto (forse il più articolato che sia stato mai realizzato in Italia) ci si fermi a contestare il messaggio senza considerare il contenuto e ignorando le finalità principali”.

twitter@ImpaginatoTw