Caso Tercas, cosa cambierà (anche in Germania) nella geografia delle euroregole?


Parla Andrea Ziruolo, ordinario di Economia delle aziende all'Università D'Annunzio Chieti-Pescara


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
22/03/2019 alle ore 08:27



Caso Tercas, cosa cambierà nella geografia delle euroregole? Il caso vide l’intervento del Fondo di tutela dei depositi nell’operazione di salvataggio avvenuta nel 2014. Da tale fondo, infatti, la banca abruzzese ricevette un assegno da 265 milioni per coprire le perdite e consentire l’acquisizione da parte della Popolare di Bari.
In quel periodo, tale mossa fu considerata da Bruxelles come aiuto di Stato, visto che fu guidata dal governo con denaro pubblico. Tuttavia, un tribunale Ue ha obiettato come la Commissione non abbia dimostrato il ruolo dello Stato e l’intervento viene considerato nell’ambito di una situazione di crisi, attuato quindi, per evitare costi maggiori dettati dalla liquidazione della banca.

La scelta della Ue che oggi il tribunale considera illegittima, portò l'allora ministro dell'economia Pier Carlo Padoan a investire circa 4,8 miliardi di euro per capitalizzare le quattro “good e bad bank” nate con la risoluzione (senza contare i 750 milioni di obbligazioni azzerate)”.
Cosa cambierà nella geografia delle euroregole? Per saperne di più, Impaginato.it ne ha parlato col prof. Andrea Ziruolo, ordinario di Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche all'Università G. D'Annunzio Chieti-Pescara. 

Come giudica la decisione del tribunale che smentisce la commissione Ue?

Il tribunale europeo, applicando la norma, ha deciso che l'operato della Commissione è stato illegittimo. Ora, però, entro i prossimi 60 giorni la Commissione sicuramente farà ricorso contro questa decisione e, per comprenderne la portata e gli equilibri tra le forze in gioco, occorrerà attenderne gli esiti. 

Cosa cambia nella geografia delle euro regole?

Più di cosa cambierà si tratta di comprendere se è il primo effetto di altre operazioni. Molti addetti ai lavori, infatti, ipotizzano che dietro questa pronuncia del tribunale ci sia uno scontro più alto in quanto in questo momento in Germania si sta facendo la fusione tra la Deutsch Bank e la Commerz Bank, due colossi. Considerando che all’interno della Deutsch Bank c’è la presenza dello Stato tedesco al 15%, questa presenza, con i dovuti rapporti di concambio, rimanendo nella compagine societaria del nuovo soggetto bancario potrebbe essere letta come un aiuto di Stato. Ebbene, anche a seguito di questa pronuncia si potrebbe configurare diversamente la presenza dello “Stato” di come fatto finora e potrebbe essere letto come un modo possibile per garantire il corretto ed equo funzionamento del sistema bancario, anche a tutela dei soggetti più deboli. 

L'allora ministro Padoan non avrebbe fatto quel che ha fatto: con quali conseguenze?

Non so se il ministro Padoan avrebbe fatto quel che ha fatto, anche perché le risoluzioni bancarie, a cui ovviamente facciamo riferimento, sono state il frutto dell’effetto delle norme europee sul bail-in. Pertanto le risoluzioni sono state conseguenti a una proposta di Bankitalia e quindi molto probabilmente è Bankitalia che non avrebbe offerto questo tipo di indicazione (volendo individuare un elemento di collegamento tra la pronuncia del tribunale europeo e le risoluzioni). Infatti, le risoluzioni che hanno riguardato anche la Carichieti Spa, nascono sul presupposto della bocciatura dell'intervento, attraverso il fondo interbancario, della Banca Popolare di Bari a favore di Tercas. Ciò non rese possibile l'uso del fondo interbancario o di analogo strumento in occasione del salvataggio delle 4 banche e tra queste la Carichieti. Quest'ultima molto probabilmente poteva essere addirittura salvata anche con le interpretazioni allora fornite dalla Commissione UE tant'è che se si legge la pronuncia del tribunale fallimentare di Chieti sul default finanziario di Carichieti, si scopre che il dissesto della banca è imputato al periodo del commissariamento. Quindi, con molta probabilità, non si sarebbero operate le massicce svalutazioni di crediti verso i clienti della banca e la Carichieti sarebbe stata salvata, cosa che invece non si è realizzata a discapito di un territorio che risente dell’assenza di una banca locale vicina al proprio territorio. 

Che scenari si aprono ora?

Gli scenari che ora si aprono sono quelli a cui facevo riferimento prima in merito alla fusione tra le due banche tedesche che, ovviamente, in questo momento vedono in Italia la necessità di fare ulteriori accorpamenti bancari tra quegli istituti nazionali ancora troppo deboli. In quest'ultimo caso, però, ciò potrebbe avvenire anche con un intervento a sostegno che non verrebbe visto come violazione delle regole interbancarie.

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