Regione Abruzzo, dove indaga la Corte dei Conti?


L'ordinanza dei magistrati contabili ipotizza anche profili di illegittimità costituzionale soprattutto rispetto alla ricapitalizzazione della Saga


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
19/03/2019 alle ore 08:40



Si dovranno presentare giovedì davanti alla Corte dei Conti. E portare una lunga lista di chiarimenti. L’ ordinanza dei magistrati contabili, la numero 9 del 27 febbraio scorso, che ipotizza anche profili di illegittimità costituzionale soprattutto rispetto alla ricapitalizzazione della Saga, la società di gestione aeroportuale abruzzese, è stata notificata alla Regione dieci giorni fa. Il rendiconto degli esercizi finanziari del 2014 e del 2015 firmato dalla giunta D’Alfonso-Paolucci fa acqua.

Tantissima acqua: a cominciare dai trasporti per finire alla sanità. Ma non solo la Saga: la Corte dei Conti chiede spiegazioni su tutto, ad ampissimo raggio: su sanità, fondi europei por fse 2007-2013, cooperazione territoriale europea, Ipa adriatico, gestione degli organismi di Arpa, Saga, Centro agroalimentare Valle della Pescara. Insomma, praticamente l’intera gestione di bilancio della giunta D’Alfonso.

E in questi giorni i vari servizi regionali sono stati messi alle strette per fornire le risposte tecniche da esibire giovedì alla Corte dei Conti.

Il capitolo più delicato riguarda la Saga, in particolare la legge 19 del 2015 con cui la giunta D’Alfonso ideò un triplo salto mortale destreggiandosi tra vincoli e divieti per ricapitalizzare la società senza incorrere nelle sanzioni del governo, che già in passato aveva impugnato davanti alla Consulta tutte le leggi di questo tipo. In quell’occasione, nascosta tra gli “incentivi alle fusioni dei piccoli Comuni”, Dalfy inserì zitto zitto la norma che prevedeva 4 milioni di euro “per il funzionamento dell’aeroporto, già riconosciuto di interesse nazionale, tenendo conto anche del piano strategico Europa 2020”.

Un documento, quello, che all’epoca non fu inviato ai revisori dei conti perché travestito da variazione di bilancio. L’intento era quello di evitare che il provvedimento di sostegno alla Saga passasse per aiuto di Stato, e quindi finisse al vaglio della Commissione europea.

 

Ma a distanza di pochi anni è comunque arrivato sotto la lente di ingrandimento della Corte dei conti che ipotizza proprio la violazione ella normativa in materia di aiuti di Stato.

La Regione, dal canto suo, sostiene che la legge non venne impugnata dal governo, a differenza delle precedenti dello stesso tipo, e che prevedeva il finanziamento per la ricostituzione del capitale sociale minimo, al fine di garantire il mantenimento della concessione rilasciata dall’Enac allo scalo pescarese. E soprattutto, sempre secondo la Regione, la legge avrebbe introdotto un elemento di novità, e cioè il piano industriale quinquennale approvato poco prima del 2015 dalla Saga e diretto a dimostrare la possibilità che la società potesse raggiungere l’equilibrio economico. Che fino a oggi, non è ancora avvenuto. Anche se la Saga, a partire dal 2015, dicono fonti della società, registra “un utile crescente”.

Insomma, se la Regione non ha mandato la legge alla Commissione europea, è perchè quel finanziamento rappresenta un semplice finanziamento pubblico a un’impresa sulla base di un’analisi che prefigurava un recupero di redditività. Insomma, se non c’era vantaggio economico, secondo la Regione, non si potrebbe prefigurare l’aiuto di Stato.

Inoltre, senza quei soldi, l’aeroporto avrebbe chiuso i battenti, e si sarebbe determinata “un’interruzione di pubblico servizio”.

ps: Tutte tesi che adesso saranno portate al vaglio della Corte dei Conti. Che dovrà stabilire se sono credibili oppure no.

 

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