La risposta di Freud: scarabocchi e grafismo. Cosa fare?


Dobbiamo aiutare i bambini a riempire di contenuto i loro disegni


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
25/02/2019 alle ore 08:31



Gentile dottoressa, 

mi chiamo Lisa ed ho un figlio di 2 anni; le scrivo perché io e mio marito ci stavamo domandando qualche giorno fa se anche i cosiddetti scarabocchi fatti da nostro figlio avessero un significato! A volte li guardiamo per ore cercando di capire qualcosa.

La ringrazio per l’attenzione augurandole una buona giornata.

Lisa B.

 

Cara Lisa, spero di poterti essere utile nonostante il breve spazio che ho a disposizione per trattare argomenti, spesso delicati, come questo.

Nel consigliare sempre un confronto ed un eventuale percorso terapeutico, in base a quello che mi rappresenti posso dirti che la prima forma di grafismo in età prescolare è lo scarabocchio, che diverte tanto il bambino mentre traccia linee e curve che stimolano la sua curiosità.

Persino quando si tratta ancora di scarabocchi, spesso i bambini piccoli aggiungono una minuscola variazione che dal loro punto di vista manifesta la differenza tra due scarabocchi. I primi scarabocchi, che per i genitori possono sembrare privi di significato, acquistano senso se siamo anche noi a riempirli di contenuti insieme al bambino. In questo modo contribuiamo positivamente allo sviluppo grafico ed emotivo del bambino.

Lo scarabocchio inizialmente è un evento cinetico che provoca piacere motorio e visivo, un espressione dei movimenti della mano e del braccio sostenuti da un'attività globale di tutto o di una parte del corpo in cui non interviene il fattore intellettivo se non l'intenzione di lasciare una traccia" (Oliverio Ferrraris A. " Il significato del disegno infantile" Boringhieri 1978).

Ad esempio, se notate che gli scarabocchi di vostro figlio rivelano sempre una notevole pressione, è probabile che ci si trovi di fronte ad un bambino dal carattere deciso e volitivo, che ama manifestarsi nell'ambiente; viceversa, se la pressione con cui viene disegnato lo scarabocchio è sempre sottile, molto probabilmente la personalità del bambino sarà meno incisiva, egli non amerà mettersi in mostra, sarà un bambino sensibile e delicato.

Se il bambino vive esperienze che avverte come difficili, è probabile che il suo scarabocchio tenda ad essere ripetitivo, monotono, "chiuso" in spazi sempre uguali.

Viceversa, se percepisce l'ambiente come favorevole, darà più facilmente espressione alla sua creatività.

Intervenire fin da subito, significa evitare che piccoli problemi possono creare grosse ripercussioni a livello interiore. Già a dodici, quindici mesi, il suo stato d'animo si rivela nello scarabocchio; per tale ragione se ,la madre ne prende atto, riuscirà a rispettare la personalità del proprio bambino.

Bisogna sottolineare che ci troviamo ad ogni modo di fronte ad una personalità in continua evoluzione, che nel corso del tempo si modificherà e ovviamente un singolo scarabocchio non può rivelarci una personalità in ogni sua sfumatura.

Lo scarabocchio rivela uno stato d'animo, una tendenza, un bisogno. Riuscire a comprenderlo per i genitori, significa aiutarli a crescere meglio.

Successivamente il bambino passa ad altre fasi di rappresentazione della realtà sempre più differenziate. In queste fasi successive, il bambino non copia la realtà ma la rappresenta. Qui, il disegno libero rispecchia l’aspetto emotivo del momento, ciò che sente, le sue sensazioni e relazioni.

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