Vi spiego la mia ricetta per curare i mali d'Abruzzo: parla Marsilio


Il governatore a Impaginato: "Priorità a ricostruzione e alle situazioni urgenti del territorio"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
21/02/2019 alle ore 07:58



L’esito delle elezioni regionali ha decretato Marco Marsilio nuovo governatore della Regione Abruzzo. Una vittoria schiacciante, che il centrodestra ha portato a casa con il 48,9% dei voti. Un centrodestra che ha dovuto affrontare mesi di incertezze e totonomi e che infine si è stretto intorno al suo candidato, rivelatosi un cavallo vincente. Dopo l'elezione, il neo governatore è al lavoro per formare la squadra con la quale gestirà la Regione.

Che segnale politico arriva a Roma dalla vittoria del “Destracentro” in Abruzzo?

In Abruzzo ha vinto il centrodestra. A Roma arriva un segnale forte, il segnale di una regione che vuole uscire da un annoso intorpidimento per riconquistare quel ruolo importante di guida e traino per l’intero centrosud. Da Roma ci aspettiamo, invece, quell’attenzione e quel supporto capaci di garantire la crescita del territorio, della sua economia, del welfare. 

Territorio, identità e coalizione unita: è stato questo trittico alla base del successo?

Dopo le elezioni politiche, che avevano colorato di giallo l’intero centrosud, con le regionali abbiamo dimostrato che il centrodestra unito è vincente, ha progetti e programmi coesi, a differenza di un Governo nazionale che si regge sulla base di contratti. I cittadini abruzzesi hanno confermato, premiando la coalizione, che le buone idee devono essere condivise e realizzate.

Che cosa farà nei primi 100 giorni di governo?

I primi cento giorni di Governo mi vedranno al lavoro, insieme alla Giunta e all’intero Consiglio, per risolvere delle urgenze, a cominciare dalla questione riguardante la ricostruzione. In parallelo getteremo le basi per l’attuazione del programma di governo che nei prossimi cinque anni deve ridare fiducia a tutti gli abruzzesi.

Più difficile vincere le regionali o trovare la quadra per la Giunta?

Vincere le elezioni regionali è stato impegnativo, più che difficile. I cittadini abruzzesi erano demoralizzati, stanchi di anni di non governo, desiderosi di aspettative concrete. Formare la giunta fa invece parte di un percorso politico necessario per dare il via a un percorso politico e programmatico teso a realizzare quelle aspettative dei cittadini abruzzesi. La difficoltà nel formare la nuova giunta sta, quindi, solo nella consapevolezza di chi ne entrerà a farne parte, di dedicare la propria quotidianità, con il massimo impegno, per garantire agli abruzzesi interventi concreti in materia di economia, di lavoro, di sociale.

C'è stato un momento in cui ha pensato che il suo passo in avanti fosse stato azzardato?

No, non ho mai pensato a un azzardo. Nel momento in cui mi è stata proposta la candidatura, quando poi l’ho accettata avevo davanti a me la consapevolezza che la mia mission sarebbe stata indirizzata verso il bene di questa regione e di chi con caparbietà ogni giorno sceglie di viverci.

Che cosa le ha detto Giorgia Meloni appena è stato chiaro il risultato?

I primi momenti, dopo l’arrivo nel comitato elettorale a Pescara, sono stati di festa, mi ha fatto le congratulazioni. Con Giorgia Meloni abbiamo preso consapevolezza del fatto che l’Abruzzo è diventato la prima regione italiana guidata da Fratelli d’Italia. Spero che sia apripista per altre esperienze a livello nazionale. Giorgia Meloni ha creduto in me, mi ha dato fiducia e di questo la ringrazio.

Rigopiano: come si chiude una ferita del genere?

Sarà difficile chiudere una ferita come Rigopiano, sarà impossibile dimenticare quanto accaduto. Il ricordo delle vittime, il dolore di chi ha perso affetti non si potrà cancellare. Rigopiano, però, rappresenterà anche un punto di riferimento, per migliorare tutto quanto è possibile in tema di Protezione Civile, per garantire sicurezza a chi sceglie l’Abruzzo per le proprie vacanze, a chi ci lavora, a chi ci vive.

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