Le grane di Marsilio dopo il plebiscito delle urne


Regione Abruzzo: altro che assessorati e poltronissime. Ora cominciano i dolori


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
13/02/2019 alle ore 08:02



Altro che assessorati e poltronissime. Ora cominciano i dolori. Intanto Salvini, che ha tutte le intenzioni di rivendicare il suo peso politico e lo sprint che ha dato la Lega alla vittoria del centrodestra. E che pretenderà assessorati di prestigio, chiedendo di passare alla lente di ingrandimento nomine e consulenze.

E poi la grana dei supplenti. Insomma, con l’introduzione della surroga a tempo, il posto di assessore non diventa più così appetibile. Con le nuove norme del Consiglio regionale abruzzese chi entrerà in giunta dovrà dimettersi da consigliere regionale, salvo poi rientrare nel momento in cui perdesse la poltrona.

Comincia così la nuova era del centrodestra alla Regione Abruzzo.

Intanto chi entrerà in giunta perderà tutti benefit: lo stipendio da consigliere, che non è proprio da buttare via, le indennità previste per le cariche di presidente di commissione eccetera, i gettoni, il forfait per le trasferte. E si dovrà accontentare di uno stipendio molto più contenuto: poco più di tremila euro contro i 9-12 mila ai quali arrivano i consiglieri regionali. Ma non solo: l’assessore non maturerà il vitalizio e, soprattutto, non eserciterà più il diritto di voto. Che costituisce, da sempre, una notevole arma di pressione nei confronti dei partiti di appartenenza: per decidere le nomine, per esempio.

E alla fine, insomma, scegliere un assessore comporterà una valutazione anche sul nome del supplente che entrerà in consiglio regionale al posto suo.

Non è un particolare irrilevante. Soprattutto ora che c’è questo tira e molla su Marianna Scoccia, la moglie di Andrea Gerosolimo sul quale c’è la scomunica di Marco Marsilio che che ieri è stata invece adottata da Nazario Pagano di Forza Italia. La Scoccia è stata tenuta a battesimo nel corso di una conferenza stampa con Gianfranco Rotondi, Giampiero Catone e appunto, Nazario Pagano. Con lei, fanno notare i complottisti, l’ala moderata del centrodestra (Forza Italia più Udc) arriverebbe a quattro consiglieri. Un grimaldello su Marsilio. Anche se nella Marsica c’è parecchia irritazione, e decine di militanti, consiglieri e sindaci azzurri contrari all’adesione di Gero a Forza Italia, stanno minacciando di abbandonare in massa il partito di Berlusconi.

Il centrodestra quindi non si è ancora insediato ed è già in profonda agitazione. Per ora su tutti campeggia lo spettro di Salvini, che sembra voler dettare legge su tutto. E’ chiaro che gli equilibri nazionali eserciteranno un notevole condizionamento anche sull’Abruzzo e sull’assetto della giunta.

Tanto che c’è chi fa notare che se un domani si dovesse rompere qualcosa a Roma, qui la Lega potrebbe ribaltare il tavolo e allearsi con i Pentastellati, puntando la pistola alla tempia di Marsilio e del centrodestra: insieme, infatti, avrebbero 17 consiglieri, contro i 18 del centrodestra che tolta la Scoccia (Marsilio ha detto che non la conta in maggioranza), fa proprio 17. Insomma, parità.

 

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