Verso le regionali d'Abruzzo: pillole elettorali


E' una campagna elettorale coi ministri un giorno sì e l'altro pure a fare comizi


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
07/02/2019 alle ore 07:52



E’ una campagna elettorale un po’ così, coi politici che finiscono dietro la lavagna e gli elettori con la matita blu pronti a sottolineare strafalcioni ed errori, nomi storpiati apostrofi superflui, una campagna piena zeppa di gaffe, di Abruzzo con due b e con chi la spara più grossa, e addirittura con chi parla meglio il dialetto.

E’ una campagna elettorale coi ministri un giorno sì e l’altro pure a fare comizi in Abruzzo, a battere il territorio in lungo e in largo, e oggi tra l’altro torna pure Matteo Salvini. L’Abruzzo è terra di conquista dove non ci si capisce niente, con Lega e Cinquestelle che qui se le danno di santa ragione e che poi a Roma pappa e ciccia, anzi neppure a Roma. Una campagna piena zeppa di curiosità.

 

Ibarra, sorella e compagna famosa con Legnini

Con Giovanni Legnini, candidato presidente del centrosinistra, si candida Francisca Ibarra, la compagna del presidente della Figc Gabriele Gravina, nata in Colombia con mamma di Pratola Peligna. Una che a dispetto del compagno, fa l’infermiera sul territorio. Gravina a parte, Francisca è anche la sorella del più famoso Maximo Ibarra, Ceo di Kpn, la Telecom italiana di Amsterdam. Per 4 anni, dal 2012 al 2016, il colombiano con mamma peligna era stato a capo di Wind, succedendo a Osama Bessada, uomo di fiducia del magnate egiziano Naguib Sawiris, allora proprietario di Wind; e dopo l’annuncio della mega-fusione tra Wind, nel frattempo passata sotte le insegne russe di Vimpelcom-Veon, e 3, la scelta del nuovo super ceo era caduta su di lui.

 

Maximo Ibarra

Classe 1968 (lui), ha studiato alla Sapienza e ha iniziato a lavorare alla Tim, poi alla Omnitel diventata poi Vodafone, po alla Wind e ora alla Kpn. Insomma, una donna, Francisca, che è rimasta umile nonostante cotanti fratelli e mariti.

 

Le Teste copianti

Copiano, madonna quanto copiano. Dopo lo spot “La forza gentile” adottato da Sara Marcozzi, lo stesso usato da Pisapia anni fa per la candidatura a sindaco di Milano, ecco il pezzo forte di Guerino Testa, candidato di Fratelli d’Italia, che gioca col proprio cognome: “L’Abruzzo a Testa alta”. Lo stesso, solo con la “t” minuscola, usato da Marino Roselli per la candidatura alla Regione qualche anno fa. Insomma, nessuno si inventa nulla.

 

Sanremo è sempre Sanremo

Originale invece, lo spot ideato da Teresa Ginoble (sorella di Tommaso e candidata col centrosinistra a Teramo), che utilizza il traino di Sanremo e, abbracciata col Ginoble cantante (pare anche parente) scrive: “Il santino perfetto: (comunque) vota Ginoble. Uno a Sanremo, l’altra al Consiglio regionale”. Ottimizzazione degli spot.

 

Strafalcioniadi

Poi, lo scivolone non poteva mancare: da giorni gira sui social il video della Democrazia Cristiana di Giampiero Catone, con lo slogan “Verso un’Abruzzo migliore”. Sì, scritto proprio così, con l’apostrofo. Le aste, tornate a fare le aste.

 

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