A ciascuno il suo. Noi discutiamo su Tav e Maglie. Il mondo su capacità e supremazia


In attesa della annuale lobotomia sanremese


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
02/02/2019 alle ore 13:54



A ciascuno il suo. E perciò, questa povera Italia, in attesa della annuale lobotomia sanremese, si divide e bisticcia sul nulla pneumatico. 

Sulla Tav (Torino-Lione) e sulla Maglie (Maria Giovanna).

Ovvero su di un progetto tecnicamente inutile, datato e costoso ma, politicamente (forse) significativo e su di una signora professionalmente competente ma, dal passato politicamente (forse) compromesso.

A ciascuno il suo.

Il mondo s'interroga e si confronta su capacità e supremazia.

L'Italia su di un tunnel per merci su rotaia e su sei o sette minuti di trasmissione dopo il tg.

Lo scontro Maduro Guaido' sancirà chi tra USA, Russia e Cina si papperà il petrolio e le enormi ricchezze del Venezuela.

Donald Trump straccia l'accordo storico tra Gorbaciov e Reagan sui missili atomici a lunga gittata preoccupato, in realtà, dalle enormi capacità di una Cina sbarcata pure sul lato nascosto della Luna.

Il mantra della libera circolazione di persone e merci comincia a causare ovunque più problemi che opportunità.

La costruzione europea sembra una catapecchia che non emoziona più nessuno e provoca, anzi, evidenti (e giustificati) conati di vomito.

L'esplosione demografica di Africa, India, Medio ed Estremo Oriente indica il progressivo sgretolarsi della supremazia "occidentale" con l'oceano Pacifico che si aggiudica quella centralità già dell'Atlantico.

Questo e tanto altro ancora accade ogni giorno nel mondo mentre qui assistiamo all'ennesima, ridicola sceneggiata.

A ciascuno il suo.

Come se non fosse chiaro ed evidente che servono infrastrutture ovunque nel Belpaese ma, che non è quella la priorità. Servono strade, autostrade e ferrovie sicure. E poi case per i terremotati di Lazio, Abruzzo e Marche ma, anche per le baracche che dal sisma del 1908 ci sono ancora a Messina!

Eppure è la Tav la questione.

Come se non fosse altrettanto chiaro e altrettanto evidente che non può essere oggi Maria Giovanna Maglie un problema per la libertà e il pluralismo così come in precedenza non lo furono Biagi, Ferrara, Battista e tutti gli altri piazzati in una trasmissione Rai per volontà della politica. Eppure è su di lei che si litiga.

A ciascuno il suo.

 

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