L'Alchimia dei Queen: la forza dell'amore come essenza di vita


Un invito psicologico alla "resilienza", alla possibilità, per tutti, di farcela anche quando si è uomini o donne sfavoriti dal destino


di Bruna Silvidii
Categoria: Psiconauta
25/01/2019 alle ore 11:35



L'Alchimia dei Queen: la forza dell'amore come essenza di vita.

Pensando intensamente ai Queen, in questo periodo, in cui la storia di Farrok Bulsara, in arte Freddie Mercury e della Band, nata negli anni ’70, è tornata alla ribalta, grazie al film “Bohemian Rapsody” - nelle sale cinematografiche italiane dal Novembre 2018 e, da poco, candidato all'Oscar- il mio sound emozionale compie un rapido balzo all’indietro, ai tempi dell’adolescenza, e segue in modo liberamente creativo, la scia del leitmotiv caro al Frontman dei Queen, il quale confessò al mondo: “Non sono sposato con la musica…sono sposato con l’amore”.

L’amore, per Freddie, rappresentava l’essenza della vita e per questo il noto musicista, compositore e scrittore di canzoni, amava declinarlo, in tutte le sue sfumature, con una passionalità istintuale ed una potenza evocativa, evidenti sia sul piano espressivo che musicale, in quasi tutte le sue produzioni creative.

Oltre alla famosa “Bohemian Rapsody”, in cui l’artista, attraverso un profondo viaggio introspettivo, connotato da elementi onirici, fantastici ed immaginari, narra ed esprime, in modo simbolico, “l’uccisione” di una parte di sé, entrando in contatto con la propria omosessualità, e rivelandola al suo pubblico, anche altri suoi testi musicali, rappresentano, a mio avviso, dei veri e propri inni all’amore.

Amore inteso non soltanto in senso carnale e sensuale, ma amore spirituale, quasi come il sentimento amoroso, celebrato nel Dolce Stil Novo. Un amore con la “A” maiuscola, proprio come Freddie lo ha espresso nel testo di “Love of my life”, canzone dedicata a Mary Austin, l’unica donna amata dal cantante, anche dopo la scoperta del proprio autentico orientamento sessuale.

Tale verità condusse, infatti, alla rottura della loro relazione, sul piano fisico e carnale, ed alla trasformazione della medesima, in un legame spirituale che li unì per tutta la vita ed oltre. A Mary, Freddie Mercury affidò, prima di morire di AIDS, il 24 Novembre 1991, la custodia segreta delle sue ceneri.

Ma l’amore presente nei brani musicali, scritti da Freddie, insieme ai Queen, va oltre: è anche amore per la vita; una vita che nonostante sia spesso carica di fatiche e dolori, concede sempre la speranza di un’opportunità di riscatto.

Mi tornano in mente, in tal senso, le parole di “Keep passing the open windows”, (“Passa sempre vicino alle finestre aperte”), tratto dal loro album del 1984 “The Works”, che metaforicamente, rappresentano un autentico incoraggiamento a credere in sé stessi e nella propria forza interiore, per superare gli ostacoli della vita:

 

“Dimentica tutta la tristezza, perché l’amore è tutto ciò di cui hai bisogno…

sai cosa significa essere soli in questo mondo…

sai come ci si sente quando non si ha un amico, senza un lavoro e denaro da spendere…

pensi solo al suicidio…

oh fatti forza, le cose miglioreranno con il tempo, credici, passa sempre vicino alle finestre aperte…

devi solo essere forte e credere in te stesso…

l’amore è tutto ciò che ti serve, credici.”

 

Davvero un invito psicologico alla “resilienza”, alla possibilità, per tutti, di farcela anche quando si è uomini o donne sfavoriti dal destino. Si evidenzia, dunque, una vicinanza dei membri della band, all’esperienza umana, emotiva e sociale delle persone comuni, cosiddette normali.

Credo che sia proprio questo il segreto del successo dei Queen; questa loro capacità di entrare nel profondo dell’anima, scoprendo e rivelando a ciascuno, che l’amore rappresenta il bisogno primario di ogni essere umano e che nel proprio mondo interno esistono energie positive, passioni vitali e che è possibile sperimentare un profondo senso di libertà interiore, quanto più si cerca un contatto con le proprie pulsioni di vita.

Per questo, anche i nostri teenagers, bombardati da testi musicali che incitano ed inneggiano alla violenza, ad una sessualità trasgressiva e slegata dai sentimenti e talvolta alla disconferma del ruolo della donna, attualmente stanno scoprendo, attraverso la visione di “Bohemian Rapsody”, qualcosa di nuovo, una visione della vita maggiormente connessa ai sentimenti ed ai valori positivi, di un tempo per loro passato, ma che in qualche modo, inconsciamente, li affascina, soprattutto attraverso il magnetismo elettrizzante ed il carisma della personalità, del grande Freddie Mercury.

Concludo con una frase di Freddie, che rappresenta il coraggio e la grande forza d’animo, che lo hanno accompagnato in tutte le sue esperienze di vita, fino ai momenti tragici della malattia che purtroppo lo condusse alla morte, a soli quarantacinque anni:

 

“Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere".

 

Grazie Freddy Mercury!