Red Land (Rosso Istria), la tragedia delle foibe su Rai 3


Sylos Labini a Impaginato: "Proposta partita da un mio appello sulle pagine di CulturaIdentità"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
22/01/2019 alle ore 08:29



In occasione della ricorrenza del 10 febbraio 2019, “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle Foibe, Rai 3 trasmetterà venerdì 8 febbraio in prima serata, il film “Red Land-Rosso Istria”. 
È quanto annunciato dai vertici Rai in seguito a un appello dell’attore, regista, editore e presidente del movimento Culturalidentità Edoardo Sylos Labini, poi prontamente ripreso dai deputati Federico Mollicone e Paola Frassinitti di Fratelli d’Italia e posto all’attenzione dell’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini

Nello specifico, si tratta di un film approdato nel 2018 alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, prodotto da Maximiliano Hernando Bruno e coo-prodotto da Rai Cinema. La pellicola ruota attorno alla tragedia delle Foibe e alla figura della 23enne Norma Cossetto, uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943. Nel 2005, l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le attribuì una Medaglia d’oro al Merito Civile. La studentessa fu una delle numerose vittime dei massacri delle Foibe, cui si aggiunsero 350 mila italiani, esiliati da Venezia Giulia e Dalmazia. 

SYLOS LABINI

Grazie al supporto dei deputati Mollicone e Frassinetti, la proposta avanzata dall’attore, regista ed editore Sylos Labini è stata accolta. Come commenta l'accettazione della sua proposta di trasmettere Red Land in occasione del "Giorno del Ricordo"?

"Sono felice - racconta Sylos Labini a Impaginato - La proposta è partita da un mio appello sulle pagine di CulturaIdentità ed è stata prontamente ripresa da Mollicone della Commissione Cultura Fratelli d’Italia alla Camera che ha chiesto all'AD Salini di trasmettere il film in Rai. Finalmente si dà spazio a una pagina che per più di 50 anni è stata nascosta e che solo negli ultimi tra alti e bassi è stata ricordata. La storia, si sa, la scrive chi vince le guerre e così siamo cresciuti studiando sui libri che raccontavano solo una parte di verità, come se nella guerra civile che sconvolse l'Italia ci fossero stati morti di seria A e morti di serie B". 

Quanto è importante non dimenticare giorni come quelli dei massacri delle Foibe in un mondo che sembra avere sempre più memoria corta? "La guerra porta sempre sofferenza e divisione e questo non va dimenticato. Il '900 è stato un secolo incredibile che con le sue contraddizioni ha fatto dell'Italia, nel bene e nel male, una delle protagoniste della cultura e della storia mondiale. Ricordare gli eventi tragici deve servire come monito per non fare gli errori del passato ma nello stesso tempo serve a non dimenticare da dove veniamo e quali sono le nostre radici. In quella direzione ci muoviamo con il movimento di CulturaIdentità".

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