Venezuela: Maduro avverte, "uno a uno" prenderemo i giudici nominati dall'opposizione




Categoria: ESTERI
24/07/2017 alle ore 10:21



L'avvertimento arriva in diretta televisiva per bocca dello stesso presidente Nicolas Maduro. Le autorità venezuelane prenderanno "uno a uno" i magistrati del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) nominati la settimana scorsa dal Parlamento. Le toghe, ha detto Maduro, stanno "usurpando" le funzioni e per questo si procederà inoltre a congelare i loro beni e i conti correnti. La prima "vittima" del nuovo capitolo di un infinito braccio di ferro tra governo e opposizioni è Angel Zerpa, professore di diritto arrestato sabato dai servizi di sicurezza. Si tratta di uno dei 33 giuristi nominati dal Parlamento in un gioco di delegittimazione tra istituzioni che parte da lontano. L'Assemble nazionale è composta in maggioranza da membri dell'opposizione e il governo da tempo non ne riconosce le funzioni. Tra questi c'è la nomina dei magistrati del Tsj a maggioranza assoluta. I giudici attuali sono stati però eletti con un procedimento che le opposizioni contestano ed è per questo che hanno proceduto alla nomina di un collegio "parallelo". La procura generale ha immediatamente chiesto notizie sul destino di Zerpa rivendicandone la liberazione. Il tutto si produce a una settimana dalla celebrazione del voto per comporre l'Assemblea costituente, appuntamento che sta diventando cruciale per capire in che modo potrà evolvere la crisi del paese. Il governo presenta la Costituente come strumento per la ripresa del dialogo interno e scarta ogni appello della comunità internazionale a non convocare le urne. Le opposizioni hanno rappresentato il loro no partecipando in massa al referendum informale che chiedeva se procedere alla redazione di una nuova Carta e alla nascita di fatto di un organismo che potrebbe sostituire nelle funzioni l'attuale parlamento. La protesta avrà un nuovo momento clou da mercoledì, con la convocazione di un nuovo sciopero di 48 ore in tutto il paese. Nelle ultime ore si è diffusa la notizia che a Caracas è sbarcato l'ex presidente del governo spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, uno dei mediatori internazionali più coinvolti nella crisi. A lungo oggetto di critiche da parte delle opposizioni per i suoi contatti con Maduro, è stato di recente apprezzato per il ruolo svolto nella concessione dei domiciliari per Leopoldo Lopez, principale oppositore al governo. Ed è anche per il ruolo svolto dal leader socialista che il quotidiano "El Pais" rivendica il peso della Spagna nella crisi. Un protagonismo che Madrid "non può abbandonare", scrive la testata nell'editoriale: "Dinanzi alla gravità di ciò che sta per succedere nel paese sudamericano, la Spagna deve guidare uno sforzo che unisce i paesi europei, latinoamericani e gli Stati Uniti; l'obiettivo è far arrivare al regime chavista un messaggio inequivocabile sulle conseguenze che avrà la distruzione definitiva del sistema democratico venezuelano".

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