La versione di Garpez: poveri noi!


Provate a parlare con educatori o psicologi delle varie comunità terapeutiche che svolgono servizi di assistenza su minori


di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
08/01/2019 alle ore 08:48



Non capita molto spesso che il Parlamento legiferi con chiarezza di linguaggio e di contenuto, perché, altrimenti, non sarebbe necessario ricorrere a ricerche forsennate su Google per individuare l'esatto significato di una norma oppure disturbare il nostro caro amico Avvocato affinché ci illumini circa il corretto ambito di applicazione di questo o quel codicillo.

Ed invece, questo Governo del cambiamento mi ha sorpreso, consegnandomi alcune certezze che, spero, siate riusciti anche voi ad individuare, nonostante la convinzione che ne derivi sia di una oggettiva, quanto sconfortante e cruda realtà.

Introducendo il reddito di cittadinanza, il Governo ha stabilito che questo sussidio volto a contrastare la povertà ed a favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro vada corrisposto, al ricorrere di ben determinati e specifici requisiti, nella misura individuata dall'ISTAT come l'attuale soglia di povertà, ossia in complessivi euro 780.

Ed allora la realtà cruda e sconfortante di cui vi parlavo poc'anzi mi è balzata subito agli occhi: in Italia ci sono milioni di professionisti, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico, o quantomeno in settori che svolgono attività di indiscusso rilievo pubblico, che vivono, part-time e loro malgrado, al limite della soglia di povertà, percependo somme che si aggirano attorno agli 800-850 euro netti mensili.

Senza ulteriori fonti di guadagno, senza rifiutare straordinari oppure orari aggiuntivi di lavoro (che proprio non vengono loro riconosciuti) e senza, perciò, potersi definire, taluni alla soglia dei quarant'anni di vita, “bamboccioni” che dipendono ancora da mamma e papà.

Un esempio nella nostra cara ed amata regione Abruzzo? Fatevi un giro oppure provate a parlare con educatori o psicologi delle varie comunità terapeutiche che svolgono servizi di assistenza su minori e valutazioni della capacità genitoriale per conto del Tribunale per i minorenni.

Si tratta di professionisti pagati ad ore (perché il cottimo sembrava troppo) che, spesso, prestano servizio anche a Natale e Capodanno, con ritardi stipendiali che saltano anche di quattro-cinque mesi.

Mi chiedete qual è l'ente che provvede a fornire la provvista per i lauti salari di questi dipendenti pubblici Nell'esempio che vi ho appena riportato, Regione e ASL, quindi noi cittadini.

Ma con una differenza sostanziale: gli organi di vertice, meno produttivi ed essenziali, percepiscono regolarmente e cospicuamente la loro prebenda, mentre il lavoro sostanziale e logorante di questi professionisti viene sottostimato e sottopagato.

Ecco a voi, signori, il simbolo dell'Italia da rinnovare: i nuovi poveri.

 

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