Consigliere Pd contro Carlo Giuliani, il partito lo sanziona


Guerini: "Parole inaccettabili e ingiustificabili". Commissione garanzia prenderà provvedimenti


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
21/07/2017 alle ore 17:34



 "Se in quella camionetta ci fosse stato mio figlio, gli avrei detto di prendere bene la mira e sparare". Le parole scritte su Facebook del consigliere comunale di Ancona del Pd Diego Urbisaglia, nell'anniversario della morte di Carlo Giuliani, diventano un caso politico ma, soprattutto, motivo di grande imbarazzo per il Partito democratico che promette subito delle sanzioni. "Estate 2001 - recita il post di Urbisaglia - . Ho portato le pizze tutta l'estate per aiutare i miei a pagarmi l'università e per una vacanza che avrei fatto a settembre. Guardavo quelle immagini e dentro di me, tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva, parteggiavo per quest'ultimo. Oggi nel 2017, che sono padre, se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e prendere bene la mira. Sì, sono cattivo e senza cuore, ma lì c'era in ballo la vita di uno o la vita dell'altro. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani". Il deputato di Mdp Arturo Scotto commenta subito: "Mi vergogno per lui, spero che qualcuno lo cacci". Il responsabile nazionale Enti locali di Sinistra italiana, Paolo Cento, è altrettanto indignato: "è sconcertante - afferma - il mio pensiero non può che andare alla famiglia Giuliani e a quanti lo conobbero, soprattutto in questi giorni a 16 anni anni da quella catastrofe. Dopo un post come questo, mi domando come fa Renzi, segretario del Pd, a non cacciarlo dal partito". Urbisaglia prova a correggere il tiro: "Ho già chiesto scusa per i toni aspri usati, ma al netto delle parole il concetto resta. Rettifico le parole ma non il concetto". Ma la toppa appare peggiore del buco. "Quanto espresso dal consigliere non è accettabile né nel merito né nel metodo - attaccano i deputati Emanuele Fiano e Alessia Morani -. Le parole non solo sono sbagliate perché istigano alla violenza, ma sono ingiustificabili anche alla luce delle sue tardive scuse. Chi ricopre un incarico pubblico non può usare toni così violenti su un episodio così drammatico e calpestare quanto già oltretutto esaminato dalla magistratura. Pertanto è necessario secondo noi un suo deferimento alla commissione di garanzia del partito per le opportune decisioni e per una censura dura sulle parole da lui espresse che non rappresentano certo il pensiero del partito democratico". A chiudere la questione ci pensa però il coordinatore della segreteria, Lorenzo Guerini. "Quanto detto dal consigliere Urbisaglia - sottolinea - è del tutto inaccettabile e assolutamente ingiustificabile. Per questo ho chiesto alla Commissione di garanzia competente di assumere senza indugi nei suoi confronti i provvedimenti sanzionatori previsti dal nostro Statuto".

 © Agenzia Nova - Riproduzione riservata