Pescara, Nas lancia l'allarme: ecco i rischi dell'uso di sostanze dopanti


Si impenna l'impiego di farmaci e sostanze che promettono un colpo scolpito durante la stagione estiva. E' emergenza tra ragazzi e ragazze tra i 20 e i 40 anni.


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
21/07/2017 alle ore 13:17



Con la stagione estiva aumentano in maniera esponenziale i giovani, uomini e donne, con un’età compresa tra i 20 e i 40 anni, che fanno utilizzo di sostanze dopanti.

L’allarme è stato lanciato dal Maggiore Domenico Candelli del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Pescara.

L’utilizzo improprio di sostanze che permettono di migliorare l’efficienza psichica e fisica durante una prestazione sportiva avviene, a Pescara, ispeso consigliato da “Stregoni” che spesso suggeriscono questa scorciatoia ai frequentatori di alcune palestre.

Ma non solo. L’utilizzo improprio avviene anche grazie all’acquisto online da paesi non europei, senza, quindi, controlli mirati dei farmaci in questione.

“Gli effetti collaterali dell’utilizzo di queste pasticche e compresse sono seri, si sviluppano malattie gravi. Una delle tante conseguenze possibili è la disfunzione erettile” spiega il Maggiore Candelli.

“Infatti l’utilizzo di dopanti viene affiancato spesso con l’acquisto in farmacia di altri medicinali per evitarne gli effetti collaterali”.

“Pescara, come tutte le altre città d’Italia - tende a sottolineare Candelli - è una città in cui si riscontra un utilizzo costante con picchi durante il periodo estivo”

Ne è esempio lampante l’ultima attività eseguita dai carabinieri del Nas nella città della movida.

I militari hanno messo la parola ‘fine’ all’attività illecita svolta da tre persone, ora una agli arresti domiciliari e due con l’obbligo di dimora, proprio la scorsa notte.

L’indagine è incentrata sulla realizzazione, da parte dei tre coinvolti, di prescrizioni mediche false.

In particolare utilizzavano ricette mediche di un noto specialista pescarese, a cui avevano sottratto il ricettario ed il timbro, per richiedere i medicinali dopanti a nome di persone inesistenti.

“Sono riusciti a creare - spiega il Maggiore Domenico Candelli -  prescrizioni e certificazioni che hanno tratto in inganno molte farmacie del territorio”.

“Mi rivolgo ai giovani - conclude Candelli - abbiate pazienza, con sacrifico e dedizione nell’attività sportiva raggiungerete i risultati sperati”.

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