La terza via di Putin contro rap e droghe




Categoria: ESTERI
17/12/2018 alle ore 13:26



Vladimir Putin, per affrontare il binomio pericoloso droghe-concerti rap, ha proposto sovvenzioni pubbliche per "correggere" i cantanti che esaltano droga e violenza.

Una mossa innovativa espressa in occasione del consiglio consultivo sulla cultura e le arti.

Preoccupato per la sempre crescente popolarità del rap tra i giovani russi, che determina l’incremento del business legato agli stupefacenti, Putin infatti ha chiesto che i leader culturali architettino un mezzo per controllare, piuttosto che vietare, la musica popolare.

Tutto nasce dalle performances del rapper russo Husky, noto per le sue rime anti governo, anti istituzioni e anti polizia. Avrebbe dovuto esibirsi in un concerto nella città di Krasnodar lo scorso 21 novembre ma i magistrati glielo hanno impedito per i suoi eccessivi legami «a elementi di estremismo», quindi valutato come un pericolo socioculturale.

Allora ha cantato dal tetto di una macchina applaudito da una folla di fans. Per questo è stato arrestato e condannato a 12 giorni di carcere con l'accusa di teppismo.

Ormai da tempo nel paese gruppi di volontari e associazioni di genitori si sono mobilitati contro alcune espressioni musicali che «hanno un'influenza negativa sulla società e sui più giovani», in quanto inneggiano alle droghe, alla violenza e al suicidio.

twitter@ImpaginatoTw