Verso le Regionali, Tagliente al centrodestra: "Se avesse puntato subito su Di Stefano..."


"Pantomima di Fdi e Fi". E sull'Ospedale di Vasto: "Situazione allarmante"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
11/12/2018 alle ore 11:16



Le elezioni Regionali sono alle porte e il centrodestra non ha ancora presentato un candidato, anzi, tra totonomi, strategie e lotte interne la decisione sembra tutt’altro che vicina. Che cosa sta accadendo nel centrodestra abruzzese? Nel frattempo a Vasto, la situazione dell’Ospedale è allarmante, poiché quello che dovrebbe essere un ospedale di primo livello ha invece diverse carenze, ragion per cui il Comitato di lotta per l’Ospedale di Vasto ha organizzato una manifestazione di protesta venerdì 14 dicembre al Politeama Ruzzi per affrontare le criticità inerenti il suddetto ospedale.

Quali saranno i temi caldi su cui verterà la protesta? Di questo e altro Impaginato.it ha parlato con il decano dei consiglieri regionali abruzzesi Giuseppe Tagliente

Un mese fa lo aveva detto a Impaginato che il candidato migliore doveva essere della Lega. Come spiega oggi lo stallo del centrodestra?

Mi meraviglia, mi stupisce questa perdita di tempo rispetto a una necessità che c’era e che c’è di dare prova di compattezza intorno a un candidato alla presidenza. Mi auguro che i massimi responsabili dei partiti di quella che sarà la coalizione alla quale spetterà di esprimere il candidato in settimana si vedano (come mi pare di capire) e definiscano una volta per tutte il candidato presidente. Non credo sia possibile il verificarsi di una situazione di rinvio per le elezioni (come qualcuno anche stamattina sulla stampa regionale ha adombrato), perché ormai la ragion politica e pratica (e giuridica) impone che le elezioni si svolgano il 10 febbraio. Ormai la macchina elettorale è stata avviata, il presidente della giunta regionale facente funzioni l’ha avviata d’intesa con il presidente del consiglio regionale e il presidente della corte d’appello e non mi pare vi sia la possibilità di rinviare questo importantissimo appuntamento elettorale. 

Perché Forza Italia e Fdi sono ai ferri corti?

Se posso dirlo, mi pare tutta una pantomima…

L'Aquila come specchio dei disguidi romani?

È verosimile, anche se raccomanderei agli amici rappresentanti del centrodestra locale, soprattutto di Forza Italia e Fratelli d’Italia una maggiore cautela perché si può anche fare la pantomima però mantenendo i toni nei canali della correttezza. Magari un colpo di telefono, un caffè insieme al posto di una dichiarazione ai giornali, il più delle volte aiuta. 

Cosa manca per chiudere il cerchio anche in Abruzzo, un leader o una visione?

Manca una visione. Mi auguro che si arrivi subito a costruirla questa visione, non per contratto ma per un confronto, soprattutto tra forze politiche e tra le élite. È una regione dove non vedo élite e quando in un territorio mancano élite (mi riferisco a quelle aggregazioni di intelligenze, risorse ed energie di carattere culturale) è chiaro che la visione tarda a venire. La Lega rappresenta la nuova élite in campo nazionale evidentemente e se quell’élite oggi è in grado di mandare in pensione quella vecchia, che si riconosceva e si riconosce ancora nel partito democratico, beh, questa scommessa la Lega deve farla anche in Abruzzo. 

Intanto l'unico in campo resta Fabrizio Di Stefano: perché non puntare subito su di lui?

Bisognava farlo subito. Al punto in cui si trova faccio a Fabrizio i miei migliori auguri ma pare che in questa situazione rimanga solo un’ipotesi. 

Parliamo dell’Ospedale di Vasto. Il 14 dicembre 2018 ci sarà una manifestazione di protesta dal titolo “Il nostro Ospedale sta precipitando, venite a difenderlo”. 

Sono tra gli organizzatori di questa manifestazione e ho dato vita insieme ad altri amici, medici, professionisti, imprenditori a un Comitato fino a qualche mese di difesa per l’Ospedale, ma negli ultimi mesi, vista la sordità della Regione e della Asl si è trasformato in un Comitato di lotta per l’Ospedale. 

Quali sono le maggiori criticità nell’Ospedale?

È un ospedale di primo livello che però non ha più o non ha raggiunto, a seconda dei punti di vista, le caratteristiche di un ospedale di primo livello. Secondo quanto previsto dalla legge dovrebbe avrebbe tutta una serie di eccellenze che non solo non sono state aggiunte o raggiunte, ma addirittura sono venute meno. Abbiamo un ospedale senza più primari, un ospedale dove c’è una tac che aspettiamo da anni, un ospedale dove non c’è più un reparto di analisi e dove persino la mensa dell’obitorio non funziona. È una situazione di grande allarme che si è creata in tutto il territorio per via di questa trascuratezza e marginalità a cui l’ha condannato la Regione e la Asl, per cui è necessario richiamare tutte le forze politiche. Lo scopo della manifestazione, ve lo anticipo, è richiamare l’attenzione di tutte le forze politiche, dall’estrema destra all’estrema sinistra su questa emergenza di territorio. Sulla Sanità non esiste colore politico, per cui desideriamo offrire a tutte le forze politiche che abbiamo chiamato a partecipare un vademecum, una sorta di viatico che li accompagni durante la campagna elettorale e possibilmente anche dopo, quando verrà ricomposto il Consiglio regionale. È un evento che non ha nulla di elettorale ma intende solo consegnare un legato di vita per l’Ospedale a quella che sarà la prossima dirigenza regionale. 

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