Migrazioni: ministro Interno austriaco Sobotka attacca le Ong e minaccia chiusura frontiere




Categoria: ESTERI
18/07/2017 alle ore 16:10



Il ministro dell'Interno austriaco, Wolfgang Sobotka, chiede di limitare le attività dei "soccorritori autoproclamati" di migranti nel Mediterraneo, un chiaro riferimento alle organizzazioni non governative che giocano un ruolo ormai centrale nelle attività di soccorso dei migranti al largo delle coste libiche. Intervistato dal quotidiano tedesco “Bild”, il ministro accusa gli equipaggi di queste organizzazioni di cooperare direttamente coi trafficanti di esseri umani. Bisogna certo fare tutto il possibile per evitare che si muoia nel mediterraneo, afferma Sobotka, "ma dobbiamo impedire che i cosiddetti cooperanti continuino a penetrare con le loro navi nelle acque territoriali libiche e lì prendano in consegna i migranti direttamente dai trafficanti”, ha dichiarato. In Italia dall'inizio dell'anno sono già sbarcati più di 85.000 migranti.

“È prevedibile che la situazione peggiori ulteriormente, e questo non è accettabile”, afferma il ministro, le cui parole fanno eco a quelle dell'omologo tedesco, Thomas de Maizìere: “In questo momento c’è la necessità di riconoscere chi consente (ai migranti, ndr) di venire in Europa: si tratta di organizzazioni criminali, quelle dei trafficanti di esseri umani, il cui solo criterio è il portafogli dei migranti”, sostiene il ministro tedesco. “Gli italiani ad esempio stanno indagando sulle ong che spengono irregolarmente il trasponder delle loro navi per non farsi individuare e mascherare la loro posizione. Questa condotta causa sfiducia. Il mio collega italiano Minniti mi dice che ci sono navi che solcano le acque libiche e che lanciano segnali sulle spiagge”, aggiunge Maizìere. Quanti sbarcano in Italia solcando il Mediterraneo non sono rifugiati siriani o iracheni in fuga dalla guerra, ma migranti economici africani e non. “A differenza di quanti arrivano cercando protezione, in questo caso noi e gli altri Stati membri non abbiamo alcuna volontà di accoglienza”, ribadisce il Ministro degli Interni. Ruben Neugebauer, portavoce dell’organizzazione Sea-Watch, è tornato a respingere le accuse mosse alle ong, che ha definito “completamente infondate”.

Nel frattempo, l'Ue prova a elaborare misure per limitare i flussi di migranti attraverso le aree desertiche meridionali della Libia. I ministri degli Esteri dei Paesi dell’Unione europea hanno stabilito restrizioni all'esportazione di gommoni e motori fuoribordo verso la Libia, che potrebbero essere utilizzati per il trasporto dei migranti. L’Austria ha ribadito la sua minaccia di blindare il confine l’Italia. “Noi chiuderemo il Brennero se il numero di immigrati clandestini verso l’Austria continua ad aumentare”, ha ribadito alla “Bild” Sobotka.

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