Pedemontano Majella Orientale, cosa chiede l'Udc abruzzese


La proposta al termine di un vertice in provincia di Chieti


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
07/12/2018 alle ore 13:33



Da Roccamontepiano a Fara San Martino passando per Guardiagrele. Questo il territorio pedemontano della Majella Orientale che al termine di un vertice in provincia di Chieti è stato delineato e proposto per essere inserito nel progetto Zes (Zone Economiche Speciali).

La proposta è arrivata dal segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio, il segretario provinciale Andrea Buracchio, il membro del comitato regionale e consigliere comunale di Guardiagrele Orlando Console e il consigliere comunale di Roccamontepiano Corradino Marinelli
 
“Parliamo di un territorio che va da Roccamontepiano a Fara San Martino”, dice Orlando Console, “con l'importante ruolo di Guardiagrele come snodo viario e centro di eccellenza dell'artigianato e di Fara San Martino con il distretto della pasta famoso in tutto il mondo, entrambe con due importanti zone industriali a disposizione. Inoltre, nel comprensorio di Guardiagrele si sta verificando una preoccupante emorragia di imprese, con una conseguente perdita di posti di lavoro”. 

Le Zes godranno di agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime ordinario d’imposta al sud, che tuttavia prevede già diversi vantaggi fiscali. “In particolare”, continua Console, “oltre agli investimenti delle PMI, saranno eleggibili per credito d'imposta anche investimenti fino a 50 milioni di euro, di dimensioni sufficienti ad attrarre imprese internazionali di grandi dimensioni e di strategica importanza in settori come ad esempio il trasporto marittimo e la logistica. Il territorio di Guardiagrele e quello di Fara S. Martino possono rientrare nella Zona Economica Speciale in quanto il Decreto stabilisce come requisiti essenziali la presenza di un'area portuale e di una serie di infrastrutture, ed una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, ma potrà essere costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purchè presentino un nesso economico-funzionale. Guardiagrele può inserirsi a pieno titolo in questa progettualità, in riferimento soprattutto alla Zona Industriale Piano Venna, considerando la sua posizione centrale e in area interna e disagiata, e che ci sia bisogno di un nuovo impulso per le attività produttive, che dia slancio alla situazione occupazionale”. 

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