La Regione Abruzzo: se c'è la salute c'è tutto


Grazie a un opuscolo informativo distribuito a tutti i dipendenti


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
06/12/2018 alle ore 08:51



Pensate alla salute, che è meglio. E’ questo il messaggio che circola in questi giorni alla Regione Abruzzo, grazie a un opuscolo informativo distribuito a tutti i dipendenti dal dirigente Carlo Giovani della Direzione generale, lo stesso che sta facendo sgomberare la palazzina di viale Bovio perché a rischio sismico (uno al quale sta quindi a cuore la salute dei dipendenti).

“La finalità di questa pubblicazione – spiega Giovani nella sua mail – è di fornire elementi conoscitivi per favorire l’aumento del consumo di frutta e verdura negli ambienti di vita e di lavoro”,

e così scrivendo, invita chiunque abbia un dubbio a fare una mail al medico competente della Regione.

Insomma, la Regione Abruzzo si mette a dieta, in attesa di prossimi sviluppi, in linea con le indicazioni Oms, Ministero della Salute, Istituto superiore di Sanità.

Quindi attenzione: bisogna rispettare la piramide alimentare, ricorda l’opuscolo, limitare i dolci, mangiare 2 porzioni di latte e yogurt, il pesce 3/4 volte a settimana, le uova 2 volte a settimana, 2/4 porzioni al giorno di carboidrati, 3 di verdura, 2 di frutta e via di questo passo. Poi bisogna controllare il peso, fare almeno cinque pasti al giorno, mangiare più a pranzo che a cena: insomma, nessuna rivelazione ma ciò che una popolazione mediamente salutista impara a memoria ogni giorno.

Nell’opuscolo si ricorda anche come calcolare l’indice di massa corporea, o il giro vita che è misura indiretta di adiposità, fortemente correlata al rischio di patologie cardiovascolari. E via così.

Insomma la Regione, dopo aver mandato a casa più di cento dipendenti col pensionamento anticipato, riscopre all’improvviso una premurosa attenzione per i propri dipendenti e li invita a mangiare sano per prevenire tumori e malattie cardiovascolari e anche per tenere a bada l’obesità. Una Regione amica, non c’è che dire.

ps: l’opuscolo sarebbe stato opportuno mandarlo anche agli assessori e all’ex presidente, tutti vittime di una adiposità crescente (che cresceva man mano che trascorrevano i mesi di mandato: vizi della politica, eh).

 

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