La versione di Garpez: due selfie ed una...Corona


Il punto debole di un personaggio pubblico è rappresentato dalla sua stessa fama. Proviamo a non parlarne più


di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
03/12/2018 alle ore 09:33



Non ho mai sopportato il qualunquismo populista, la critica becera e plateale nei confronti di decisioni adottate secondo il rispetto della legge, ma che vengono molto spesso biasimate ancora prima di essere comprese.

E smettiamola anche di colpevolizzare gli organi di stampa, colpevoli secondo alcuni di fare disinformazione in merito a determinati accadimenti. Se desideriamo avere notizie su come cucinare una torta, non andremo decisamente in cerca di quotidiani sportivi. Quindi, impariamo anzitutto a selezionare la fonte dalla quale ricavare, nella misura più attendibile possibile, la verità storica della notizia e, soprattutto, il suo adeguato inquadramento.

Detto questo, cerchiamo di fare un po' di chiarezza spiccia sul caso “Corona” che, ultimamente, sta indignando gran parte degli italiani.
La Procura generale di Milano ha chiesto che venga revocato a Fabrizio Corona l'affidamento in prova al servizio sociale concesso il 21 febbraio scorso  e che, dunque, torni in carcere a scontare la pena.Corona era stato posto ad affidamento terapeutico per il suo stato di tossicodipendenza in una comunità di Limbiate (in provincia di Milano), concedendogli anche la possibilità di dormire nella sua casa, purché (questo prescriveva il Giudice) si astenesse dall'usare i social network e di diffondere immagini o autorizzare altri alla diffusione. 

Prescrizioni, come noto, tutte puntualmente violate. Ed è proprio questo il punto: la violazione del provvedimento di affidamento in prova, che si tratti di Corona o di Pinco Pallo, comporta determinate conseguenze, tra le quali quella della revoca del beneficio può essere una delle probabilisoluzioni. 
Perché,  non  dimentichiamoci che, Corona o Pinco Pallo che sia, l'affidamento in prova al servizio sociale non è una vacanza, ma una vera e propria pena che lo Stato ti permette di scontare fuori dal carcere in presenza di determinati requisiti che, se vengono meno attraverso la violazione delle prescrizioni imposte, ne possono determinare la revoca.

Evitiamo, quindi, frasi stereotipate come “Gli stupratori fuori e quel poveretto dentro", “che Stato ridicolo, che lascia i delinquenti più pericolosi fuori dal carcere”, “e cosa avrà fatto mai?”, o sciocchezze simili. Corona, come moltissimi stupratori, assassini o semplici ladri di polli, è stato giudicato da una magistratura che, per fortuna, nella quasi totalità dei suoi componenti è libera ed indipendente.

 Il punto debole di un personaggio pubblico è rappresentato dalla sua stessa fama. Proviamo a non parlarne più, perché di ipocriti che prima criticano e poi seguono le “ospitate” del vip di turno ne abbiamo già abbastanza.

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