Di Maio: la comunicazione, il papà e l'ipocrisia degli altri


Luigi non è Matteo, ma fanno specie le accuse di chi ora punta il ditino...


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
01/12/2018 alle ore 08:08



Un errore di comunicazione. Frutto, forse, di timidezza politica. Certo, si capisce bene che Luigi Di Maio non è Matteo Salvini. Che non ha la capacità di azione e men che meno di reazione dimostrata dal leader leghista. 

Forse non ha neppure uno staff altrettanto efficace.

Ed è chiaro perciò che non è stato ne' pronto ne' avveduto nello replicare alle accuse -dopo i servizi delle Iene- di aver lavorato in nero lui medesimo e, ancor prima, taciuto del nero lavoro nella ditta del suo papà. Probabilmente non se lo aspettava ed è andato nel panico.

Ma ciò detto, quanto ribrezzo fanno tutte quelle anime ipocrite e malevole che lo hanno attaccato con inaudita violenza verbale? Quanto ridicolo è stato, per dire, il j'accuse di Renzi, della Boschi e il rilancio dei giornaloni tutti con il ditino puntato?

Manco se la modesta famiglia del Sud del pentastellato avesse commesso chissà quale dannato imbroglio. Ecco perché pensiamo ad un errore si, ma di comunicazione. Perché Di Maio avrebbe dovuto dire, subito, come stavano le cose. Senza balbettii e infingimenti. Pane al pane e vino al vino. Intercettando proprio nello specifico quello che è il comune sentire popolare.

Perché se una replica alla Di Battista ("hanno la faccia come il c...o!") può essere apparsa eccessiva, seppur nella sua oggettiva efficacia, dire la verità avrebbe sicuramente stoppato ogni tentativo di lucrare politicamente. Una replica che avrebbe potuto suonare pressappoco così:

"Embe' cari i miei ipocriti, dov'è il problema? Si, ho lavorato in nero in pizzeria e anche mio padre l'ha fatto per tenere in piedi la sua ditta. Anche per questo ho deciso di fare politica. Per andare al governo e provare ad abbattere la pressione fiscale che strangola commercio e piccole imprese e costringe al lavoro nero per non chiudere battenti e gettare sul lastrico intere famiglie. Si, è accaduto a me e a migliaia di miei coetanei del nostro bellissimo ma, sventurato Sud. Oggi che sto al governo lavoro perché questo andazzo finisca e non accada mai più".

Ecco, sarebbe stata questa la risposta perfetta. Che avrebbe messo a tacere ogni ipocrita prefica. Definitivamente.

 

 

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