Io e lei, carissima nemica


L'occhio del gatto/Il libro



Categoria: Maperò
16/07/2017 alle ore 07:48



Cari Maperolisti, dopo lo schock del film della scorsa settimana (quello degli ombrelli e delle befane: roba triste, lo so, ma parlarne serve, perché l’ignoranza si nutre di silenzio), voglio consigliarvi un libro prezioso, che vi chiedo col cuore di non mancare. Sebbene ci parli di un tema duro e forse non adatto alla spensieratezza che associamo alla bella stagione. Il titolo, “Io e lei”, vi fa pensare ad una relazione stretta, simbiotica. Riporta all’immagine di due persone, una davanti all’altra, una dentro l’altra. Dunque ad un amore, un’amicizia, un legame forte. Invece no. Perché Io è una malattia, la sclerosi multipla e lei è la protagonista, che a un certo punto della sua vita si ritrova in corpo quella insidiosa intrusa. Lei è Lamiagentileospite, nella realtà la stessa Fiamma, la scrittrice: si tratta di un’autobiografia, del racconto di se stessa attraverso la sua malattia. Difficile anche da immaginare una cosa del genere. Ma lei lo ha fatto, con una potenza narrativa che a volte vi farà male come un graffio o uno schiaffo o un pugno allo stomaco. Chi di voi conosce l’autrice del libro saprà, prima di iniziare a leggere, che nessuna pagina sarà scontata. Nessun appellativo, situazione, tecnica di scrittura. Fiamma usa le parole come una frusta e trasmette il male che ha sentito e con cui convive. Non troverete però, mai, pietismo o lamento, nessuna banalità da malato che vuole colpire chi osserva la sua malattia. Credo che questo romanzo sia il frutto di anni, ormai, di riflessione ed osservazione su se stessa, anni di perdita ma anche di riconquista di qualcosa di diverso rispetto al sé di prima della sclerosi. Io sono stata una fedelissima ascoltatrice di Fiamma, quando dai microfoni di radio due Rai, insieme a Fabio Visca, teneva una meravigliosa e surreale rubrica di posta del cuore, Fabio e Fiamma e la trave nell’occhio. Tutte le mattine alle otto, raccontavano piccoli pezzi di vita, vera ed inventata. Dando ad ogni personaggio nomi inventati, che sono entrati nel patrimonio dei loro seguaci così a fondo che a distanza di anni (quasi venti) io li ricordo ancora: il commercialista Caccisord, quello di “devipagarel’ICI”; marito e moglie indivisibili, Marchellalla; Ceci e Cinzio, improbabili amici ed amanti dei protagonisti. Molta di quella ironia la ritrovate nel libro, anche se condita di amarezza e talora persino di cattiveria sferzante, come troverete neologismi divertenti ed espressivi, con lo stesso stile unico della trasmissione televisiva. Se siete nostalgici come me o semplicemente curiosi, ascoltatene una nel video qui sotto. E poi andate a cercare chi è Fiamma Satta e seguitela: è ancora oggi una preziosa comunicatrice che non si è tirata indietro, nonostante il mostro.