Nanco porta l'Abruzzo in finale al Premio De Andrè


Il talentuoso cantautore teramano con il brano "Ti Invito in Abruzzo" all'Auditorium Parco della Musica di Roma


di Laura Battista
Categoria: ABRUZZO
20/11/2018 alle ore 17:08



L’artista si esibirà con gli altri 12 finalisti, davanti ad una prestigiosa giuria presieduta da Dori Ghezzi, nella sezione Musica della sedicesima edizione del Premio Fabrizio De André; l'appuntamento si svolgerà infatti, congiuntamente alle finali previste anche per le categorie Poesia e Pittura.

Nanco, dopo aver superato numerose e complesse selezioni in programma, avrà dunque la possibilità di presentare il suo brano davanti ad una giuria d’eccezione, composta da Luisa Melis, Massimo Bonelli, Dario Salvatori, Giordano Sangiorgi, Lucio Leoni e Mattia Marzi.

"Ti invito in Abruzzo" è un pezzo che miscela alla perfezione l’atmosfera rock e l'amore dell’artista per la sua terra, un testo profondo ed intenso che racconta il dramma dell'Hotel Rigopiano, senza tuttavia mai parlarne esplicitamente.

Una ballata di un cantautore classico che, dalle sfumature rock e ritmata da chitarre acustiche, con sapienza stilistica ed un’ottima tecnica di scrittura, riscopre e fa brillare nuovamente luoghi meravigliosi e persone ospitali e piacevoli.

Impaginato ha intervistato il cantautore Nanco, al quale è stato chiesto:

Come e quando è arrivata la musica nella sua vita? “La musica nella mia vita c'è sempre stata, mia madre da piccolo mi addormentava con i Bee Gees” aggiungendo di aver iniziato a cantare a 17 anni da autodidatta.

Ha raggiunto un importante traguardo e molti riconoscimenti, cosa ha determinato a suo avviso il suo successo, oltre certamente al suo talento? “Il successo che è arrivato, inaspettato a dirla tutta, credo sia in parte dovuto alla verità che cerco di inserire nei miei testi”; ha poi sottolineato come i testi e la musica dei suoi brani siano volutamente poco commerciali, puntando dunque non tanto al mercato, quanto piuttosto al cuore di chi ascolta.

Sabato 24 novembre 2018 si esibirà a Roma, in occasione del Premio De André, con altri 12 finalisti, davanti ad una giuria di esperti, emozionato? Pensieri a riguardo? “Emozionatissimo, il Premio De Andrè è un punto di arrivo da cui non potrei non prescindere.

Ho visto un solo concerto del grande Faber, avrò avuto quindici anni, ricordo ancora l'atmosfera e l'emozione”. Ed ancora: “Oggi far parte di questa situazione, mi rende orgoglioso; Dori Ghezzi è un'icona, gli altri giurati competenti e qualificati, speriamo di colpirli”.

Quali valori e cosa vuole trasmettere con i suoi brani? Nanco attraverso i suoi testi spera di poter condurre ad una profonda riflessione coloro che lo ascoltano e lo ascolteranno, come appunto avveniva in passato, poiché, nel suo ruolo di cantautore, sente di avere una forte responsabilità sociale nei confronti del pubblico.

Quali prospettive per il cantautorato italiano e quali difficoltà? “Prospettive per il cantautorato sono piuttosto scarne, il mercato discografico infatti vuole, propone e si aspetta altro…

La difficoltà maggiore sta nell'attirare il pubblico giovane, o lo fai ballare o niente; pochi purtroppo sono coloro che invece prediligono la riflessione. Oggi si preferisce il divertimento, solo quello”.

Chi è stato l'artista che più l'ha influenzato e che in qualche modo risuona nei suoi pezzi? “Tra i tanti, De Gregori su tutti, il principe mi condiziona da quando ero più non più che tredicenne, ma anche Faber, Luca Carboni, Bowie, Gli Afterhours, Gli Stormy Six”.

In che modo onorerà e celebrerà con la sua musica la nostra Terra d'Abruzzo? “Canterò "Ti invito in Abruzzo", canterò della mia regione, della sua splendida terra, della sua meravigliosa ed ospitale gente, lo farò col cuore, ci puoi contare”.

CHI È NANCO

Nanco, nome d’arte di Nino Di Crescenzo, è un cantautore abruzzese, nato a Teramo il 15 marzo, classe ‘75.

Ha esordito nel giugno 1994 come interprete alle selezioni del Festival di Castrocaro.

Nel 2012 ha fondato insieme ad altri musicisti “Elymania” (Afterhours tribute band) che ha raggiunto un notevole successo, contando circa 30 live in un anno; Manuel Agnelli, leader storico degli Afterhours, lo ha portato sul palco del Pin Up di Mosciano Sant’Angelo, in occasione di un loro live.

Nell’ottobre 2013 Nino si è avvicinato all’universo cantautorale italiano, adottando lo pseudonimo Nanco. Il salto di qualità, e dunque il passaggio dalle cover ai brani inediti, è stato sancito con la produzione di un album, “Acerrimo”, contenente 12 tracce, che ha riscosso interesse e successo sia per merito dell’indubbia qualità dei brani, sia per il formato scelto: oltre al cd tradizionale è stato prodotto un originale pacchetto contenente i brani in una chiavetta usb.

Nel 2016 è uscito anche il secondo singolo “Amsterdam”. Un album che ha ricevuto molti riconoscimenti da parte della critica, con numerosi articoli e recensioni anche a livello nazionale (La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Secolo Nuovo, Sound Magazine, Radio Capital, Radio Deejay); “Amsterdam” è stato anche decretato quale “album del mese” all’interno della classifica di “MusicMap”.

Nanco, inoltre, è apparso anche tra i 20 finalisti candidati al Premio Tenco 2016 Opera Prima.

Risultati importanti e talvolta inaspettati per Nanco, tanti progetti da realizzare ancora per un autore che si divide tra il suo bar-tabaccheria a Notaresco e i palchi che calca durante l’anno.

Parole e musiche originali e che emozionano, lo hanno reso un cantautore di notevole talento, riconosciuto da molti per la sua maestria.

Nel 2019 è prevista l’uscita di un nuovo album con la preziosa collaborazione di Paolo Giovenchi, chitarrista di Francesco De Gregori.

Il suo prossimo appuntamento è con il Premio De André: un poeta ed un cantautore che da sempre lo ha influenzato ed emozionato: “La musica di De André e i suoi testi sono capolavori della musica italiana, sono pietre miliari della nostra cultura, spesso lezioni di vita e di apertura verso gli altri, gli ultimi, gli umili. Esibirmi di fronte a una giuria così qualificata è un onore, lo è ancora di più per il brano che porterò con me. Ti invito in Abruzzo è un inno che spero arrivi quanto più lontano possibile, non per me come autore, ma per il messaggio che contiene. Tifo per il mio brano e per il profondo significato che veicola”, queste le parole di Nanco.

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