Montesilvano, chi c'era con i sovranisti al raduno no euro di Bagnai


Tutto sull'evento organizzato dal senatore e presidente della commissione Finanze del Senato


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
16/11/2018 alle ore 19:05

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Montesilvano, chi c'era con i sovranisti al settimo raduno no euro di Bagnai. Si sono riuniti tutti insieme appassionatamente nella Sala Convegni di un albergo di Montesilvano, radunati dall’economista e senatore nonché presidente della Commissione Finanze del Senato Alberto Bagnai. Destra e sinistra nella stessa stanza. Che cos’hanno in comune? La resistenza ai luoghi comuni, al diktat dell’austerità, agli slanci della Commissione Europea, le minacce di sanzioni, la dittatura dello spread. 

Un lungo incontro durato ore sui suddetti temi, al di là delle appartenenze politiche. Tante le presenze importanti, da Marcello Foa, neo presidente Rai a Claudio Borghi Aquilini, economista euroscettico, deputato e presidente della commissione Bilancio della Camera. Presenti anche Brigitte Grainville, economista francese che ha fatto a pezzi Macron e Ginevra Cerrina Feroni, costituzionalista di Firenze. E ancora, l'ex sottosegretario Stefano Fassina, il professor Alessandro Somma, il manager Riccardo Ruggeri, l’economista Riccardo Realfonzo, l’economista Vladimiro Giacché, l’ordinario di economia politica dell’Università di Siena Sergio Cesaratto e Daniele Capezzone, politico e giornalista, ex portavoce del Pdl e Forza Italia. 

LE VOCI

“Oggi circa due terzi dei provvedimenti in esame al Parlamento italiano - dice Bagnai - vengono da direttive europee. Oggi l’Europa mi dice di cosa occuparmi, io devo rispondere a Bruxelles, pur sapendo che ne faranno un uso… poco elegante. Quando i randellatori internazionali vengono a dirci “eh, però, i mercati”, noi dovremmo dirgli “sì, ma i mercati li regolate voi, quindi cosa ci state a fare”.

“L’Euro è idolatrato - ha detto la Grainville - non è permesso alcun dibattito e ha annientato tutte le incoerenze che portava con sé. L’Euro è un caso in cui la teoria ha preso il posto della realtà.L’Ue è come se fosse un club le cui regole iniziali sono state definite sulla base delle caratteristiche del primo partecipante, cioè la Germania (…) a cui comunque le regole non vengono applicate, poiché l’obiettivo è mantenere aperto il club a qualunque costo”.

“Senza sovranità non c’è politica”, ha fatto eco Stefano Fassina. “Nell’impianto neoclassico, l’unica sovranità possibile e concessa è quella del consumatore, che è finta, confinata, eterodiretta. Nell’esercizio della sovranità sono decisivi i confini. Senza i confini non c’è sovranità”. 

Daniele Capezzone ha invece parlato di “Regole per  gli "esperti" (dei media) di politica ed elezioni: prima, non capire nulla; ostentare sorpresa; criminalizzare il vincitore (fascista, razzista...); insultare elettori (ignoranti, meschini...);  ripetere la stessa formula per un altro Paese. I sedicenti esperti passano metà della loro vita dietro le telecamere, in sala trucco, e l’altra metà davanti alle telecamere a spiegare quello che non hanno capito” .

 

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