Navelli, ecco cosa propone il sindaco per lo sviluppo delle aree interne


"I servizi nelle zone di montagna devono essere calibrati in base alle nuove esigenze che la crisi sta mettendo in evidenza"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
12/11/2018 alle ore 13:39



Il primo cittadino di Navelli, nonché commissario della comunità Montana "Montagna di L’Aquila", con sede a Barisciano, Paolo Federico, in merito alle problematiche riguardanti le aree interne, ha sottolineato: "Combatteremo lo spopolamento delle zone interne, potenziando la rete dei servizi”.

Ha poi aggiunto nella sua proposta: “I servizi nelle zone di montagna devono essere calibrati in base alle nuove esigenze che la crisi sta mettendo in evidenza anche nei piccoli centri, sino a qualche anno fa considerati isole felici”.

Evidenziando come per le aree interne siano necessari bandi e progetti che siano al passo con i tempi e dunque, in grado di dare sostegno alle tante persone che si trovano in difficoltà, ha precisato: “Mi riferisco ai molti anziani che vivono in paesi lontani da servizi fondamentali, come presidi ospedalieri, centri per la riabilitazione, palestre specifiche per le persone che hanno difficoltà a deambulare o strutture che offrono semplicemente strumenti per facilitare l’invecchiamento attivo che, in fin dei conti, si traduce in un risparmio per le casse del servizio sanitario, in quanto si evitano i ricoveri prematuri”.

Ha poi continuato: “Per loro dobbiamo pensare a potenziare, anche attraverso la collaborazione dell’Asl, una rete di servizi che siano in grado di essere svolti a domicilio o in piccoli gruppi di lavoro, da tenersi magari in palestre o strutture messe a disposizione delle singole amministrazioni comunali. Mentre per le situazioni più gravi è ormai fondamentale realizzare servizi come il taxi sociale. Un sistema che oltre a garantire il trasporto delle persone con problematiche economiche e legate alle varie necessità di salute, dovrebbe servire anche per facilitare l’acquisto di beni e alimenti da parte delle famiglie che hanno difficoltà a muoversi con la propria auto”.

Ha infine concluso che bisognerebbe sostenere i tanti giovani che sembrano disorientati a causa della crisi economica attuale e soprattutto tendere una mano a quelli appartenenti alle fasce di popolazione meno dotate di strumenti culturali, “per loro è necessario creare una rete di personale specializzato che li avvicini e li aiuti a mettere in piedi percorsi lavorativi specifici. Questi ultimi posso essere realizzati mettendo insieme le singole capacità dell’individuo con le peculiarità del comune di appartenenza. Per loro si potrebbero prevedere anche corsi di formazione ad hoc e promuovere forme di aggregazione come cooperative o società di persone”, rimarcando che per i piccoli comuni dell’Abruzzo interno sia necessario uno sforzo in più che deve essere fatto necessariamente prima che sia troppo tardi.

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