Insulto antisemita contro Fiano, bufera su Corsaro


l deputato ex missino denigra il collega del Pd, autore della proposta di legge sull'apologia di fascismo, e poi si difende: "Chi specula è in malafede"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
12/07/2017 alle ore 17:11



“Porta le sopracciglia così per coprire i segni della circoncisione”. Diventa un caso politico l’insulto di Massimo Corsaro contro Emanuele Fiano. L’ex deputato missino, passato ora nel gruppo di Raffaele Fitto, posta su Facebook, con tanto di foto, la frase contro il relatore della proposta di legge sull’apologia del Fascismo e nel giro di poche ore viene sommerso di critiche. Uno dei primi a intervenire è il segretario del Pd, Matteo Renzi, che chiede subito le dimissioni del parlamentare, e anche gli altri partiti non tardano a far sentire la loro protesta. Ma il diretto interessato replica: “nessun antisemitismo, solo un attacco personale”. Era solo un modo per “dargli del testa di c...". "Questo commento – scrive su Facebook Fiano riportando il commento di Corsaro - è di un deputato della Repubblica italiana. Gruppo Fitto. Si io sono circonciso ed ebreo. Orgogliosamente. Massimo Corsaro invece esprime oggi il peggio dell'antisemitismo di stampo fascista con questo post. Mi dispiace per mio padre e per tutti quelli che per via della circoncisione sono stati torturati, massacrati o uccisi. Mi dispiace che la mia battaglia culturale non sia stata abbastanza forte contro tutti questi. Non mi farete tacere". Immediata la presa di posizione di Renzi. “Un deputato di destra ha insultato il nostro Lele Fiano facendo riferimento alla circoncisione – afferma il segretario del Pd - . Per il fatto di essere ebreo, il papà di Lele è stato per mesi in un campo di sterminio dove il resto della sua famiglia è stata uccisa nelle camere a gas. Chi insulta Lele su questo insulta tutti noi, nessuno escluso. Diciamo forte: vergogna! Spero che Corsaro si dimetta se conosce ancora il significato della parola dignità”. Sulla stessa linea tutto il Partito democratico, con in testa il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato. "Le parole di Corsaro sono indegne – commenta -. Sono certo che lui non si offenderà se lo definisco razzista e fascista”. A Fiano arriva anche la solidarietà di Forza Italia. "Il mix tra l'abuso consapevole dell'utilizzo dei social network e la rincorsa alla battuta di livello bassissimo – sostiene il deputato Francesco Paolo Sisto -, ha prodotto come risultato un palese disprezzo del dibattito politico e della dignità del confronto. Non esiste interlocuzione democratica senza il rispetto della persona". Analoga la posizione di Sinistra italiana. “In un Paese civile chi usa parole così schifose e stupide, non dovrebbe nemmeno stare in Parlamento”, puntualizza Nicola Fratoianni. A stretto giro, arriva anche la condanna del presidente della Camera Laura Boldrini. "Da Corsaro vergognose parole a sfondo antisemita, tanto più inaccettabili perché dette da un parlamentare”, osserva. Ma, dopo il coro di critiche, Corsaro chiarisce. "Sono tristemente dispiaciuto, benché non sorpreso, che sia nata la solita orchestrata speculazione riguardo il mio post sul collega Fiano. E’ fin troppo ovvio che nella mia battuta, certamente e volutamente indigesta ai sacerdoti del politicamente corretto, non vi é e non vi può essere alcuna forma e volontà di antisemitismo, o peggio ancora di coinvolgimento della comunità ebraica in un attacco esclusivo, circoscritto alla figura del deputato piddino, che maggiore rispetto dovrebbe portare alla storia da cui proviene, evitando di immiserirla in quotidiane speculazioni ad uso personale. E se per davvero qualcuno, in buona fede, ha frainteso la mia espressione, solo verso quel qualcuno mi scuso”. Insomma, conclude il deputato: “ho piuttosto inteso, con un linguaggio forte, come si usa sui social e usando una sua fotografia, dargli del testa di c…”.

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