Perché i Grillini d'Abruzzo danno picche a Lolli sul Decreto Genova


Per la condivisione degli emendamenti da presentare


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
23/10/2018 alle ore 09:43



I parlamentari pentastellati abruzzesi, in una lettera inviata venerdì 19 ottobre 2018 ai Sindaci del cratere in riferimento all'incontro con il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, per la condivisione degli emendamenti da presentare per il "Decreto Genova", spiegano il perché non hanno preso parte alla riunione. 

Di seguito il testo integrale della lettera

"Lunedì 22 ottobre prossimo il Presidente Vicario Giovanni Lolli a nome della Giunta Regionale ha convocato tra gli altri, i sottoscritti parlamentari per una condivisione degli emendamenti da presentare al "decreto Genova". La convocazione arriva in un clima di polemiche che hanno portato in più occasioni a una rottura dei toni istituzionali da parte dello stesso Presidente Vicario Lolli e della Giunta.  In particolare nei giorni scorsi le critiche sono culminate in maniera diretta verso l'attività legislativa dei parlamentari di maggioranza impegnati in Commissione nella discussione del decreto Genova.

Non ultime le dichiarazioni polemiche rilasciate dal Presidente Vicario Lolli riguardo l'emendamento secondo cui il nuovo Commissario alla ricostruzione potrà emanare le proprie ordinanze senza previa intesa con i Presidenti regionali, strumentalizzando l'intento di avviare un decisivo snellimento sia da un punto di vista burocratico che operativo, attraverso un maggiore dialogo con i sindaci e le comunità coinvolte nella ricostruzione.

Come parlamentari del territorio siamo sempre stati e saremo a disposizione ed a supporto di voi Sindaci, l'obiettivo rimane fare tutto il possibile per avviare finalmente una vera ricostruzione, dopo anni di ritardi che hanno responsabilità chiare e ben identificabili in chi fino ad oggi ha gestito il processo.

Per queste motivazioni abbiamo deciso di non partecipare all'incontro convocato dal Presidente Vicario Lolli, in quanto, alla luce di quanto avvenuto nelle scorse settimane, riteniamo non ci sia una reale volontà di collaborazione istituzionale basata su un processo di reciproco ascolto e condivisione. Di contro, constatiamo l'ennesimo tentativo di strumentalizzare una vicenda che noi intendiamo affrontare con un approccio costruttivo e con la massima serietà."

 

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