Fossacesia, ecco il perché dell'azione giudiziaria contro la Regione


Di Giuseppantonio: "La mia Amministrazione trasparente, in questi anni ha dovuto anticipare risorse sottratte da un bilancio che ha tante voci di spesa che non possono essere cancellate".


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
15/10/2018 alle ore 14:10



Fossacesia, ecco il perché dell'azione giudiziaria contro la Regione.

Prevista per il prossimo 22 ottobre, davanti al Tribunale Civile de L'Aquila, la prima udienza del procedimento avviato dal Comune di Fossacesia, rappresentato in giudizio dall'avv. Alessandro Di Sciascio, provvedimento con il quale l'Ente chiede il trasferimento nelle proprie casse di circa €. 250,000.

L'Amministrazione comunale va a rappresentare, con tale azione giudiziaria, la volontà di ben 14 comuni rientranti nell’ex ambito sociale numero 23 Basso Sangro: Fossacesia, Casalbordino, Castel Frentano, Frisa, Mozzagrogna, Paglieta, Pollutri, Rocca San Giovanni, Santa Maria Imbaro, San Vito Chietino, Sant'Eusanio del Sangro, Torino di Sangro, Treglio e Villalfonsina.

L’oggetto dell’azione giudiziaria riguarda la restante somma di uno stanziamento del Ministero delle Politiche Sociali, di €. 569.139,03 che, transitato per la Regione Abruzzo, è stato versato solo in parte al Comune di Fossacesia (317mila euro), nell'agosto del 2017. Questa minima parte è stata versata solo a seguito e per merito dell’azione promossa dall'Ente, che nel luglio dello stesso anno, aveva presentato decreto ingiuntivo nei confronti della Regione per ottenere appunto, quanto di spettanza.

L'azione legale ha incontrato tuttavia l'opposizione della Regione, che ha chiamato in causa il Ministero, che si è costituito in giudizio. A questo punto, il giudice civile, dovrà pronunciarsi in merito. Ha così commentato il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio: ”La mia Amministrazione, gestita dalla Giunta in modo trasparente, in questi anni ha dovuto anticipare risorse sottratte da un bilancio che ha tante voci di spesa che non possono essere cancellate. Spese, che riguardano sostanzialmente la qualità della vita della mia città e degli altri comuni, che hanno sempre destinato ingenti risorse soprattutto per i servizi sociali".

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