Cari Salvini e Di Maio: lasciate in sella i direttori dei Tg Rai. E cambiate tutto il resto


Consiglio non richiesto: se governo del cambiamento dev'essere, che cambiamento per davvero sia


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
15/10/2018 alle ore 13:42

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Un consiglio. Solo un consiglio, non richiesto, a Matteo Salvini e a Luigi Di Maio: lasciate i direttori dei Tg della Rai al loro posto. Si, avete letto bene. Non sostituiteli con veri, verosimili o improvvisati e untuosi amici. Lasciateli pure in sella.

Agite, cioè, all'opposto di come hanno agito tutti coloro che vi hanno preceduto. L'esatto contrario di quel che hanno fatto ogni volta i vari Berlusconi, Prodi, D'Alema, Veltroni, Letta, Renzi. Perchè, se governo del cambiamento dev'essere che cambiamento perdavvero sia. 

L' idea dalla quale il consiglio discende è semplice: assestare un ceffone (allegorico!) alle prefiche della libertà violata e alle vestali del politicamente corretto. A quelli che è tutto giusto e sacrosanto se a farlo sono loro ed è, invece, sbagliato e criminale se a farlo sono altri.

Lasciateli alla scrivania che hanno ottenuto dai governi precedenti gli attuali direttori dei Tg della Rai. Professionisti con contratti che Rocco Casalino se li sogna e che sino ad ora non hanno mai smesso di organizzare e dirigere l'informazione della loro testata a senso unico, sempre e comunque a favore di chi nel Paese è oramai infima minoranza. Sempre e comunque contro Lega e Cinquestelle.

Lasciateli continuare così. Non solo perchè resterebbero basiti e senza parole. Loro e le loro associazioni di categoria.

Ma perchè, oggettivamente, non vi servono mica i telegiornali a favore. Non avete vinto con loro e grazie a loro, cari Salvini e Di Maio. Anzi. Avete vinto nonostante loro. Nonostante una informazione militarizzata, settaria e schierata tutta dalla parte opposta alla vostra.

Questa è gente che stava e sta con Renzi, col Giglio magico, col Pd che verrà (nonostante l'encefalogramma piatto), con le banche, con la Commissione Ue, con ogni balla terzomondista e persino con i berlusconiani residui: con tutti, ma mai e poi mai dalla vostra parte. Sforzi che hanno prodotto e producono l'effetto contrario.

Col cittadino utente che, in effetti, prova ormai un tale disgusto, una tale nausea da convincersi dell'esatto opposto. Cosicchè, questi solerti dispensatori dell'informazione unica si sono trasformati nei cocchieri della vittoria gialloverde. Quindi, perchè mai privarsi dell'opportunità di avere anche ulteriori e ancor più sonanti vittorie grazie all'apporto, non voluto, di siffatti geniali comunicatori?

Lasciateli al loro posto i direttori di Tg Rai. Lasciateli a cantare la solita nenia. E, al contempo, date disposizione ai vertici aziendali appena nominati di cambiare drasticamente tutto il resto. A cominciare dai centri di spesa sino alle reti e giù giù ai programmi di approfondimento e di intrattenimento. Giusto per marcare un punto. E per far capire ai tanti presuntusi furbetti, inguattati a Viale Mazzini o a Saxa Rubra o nelle sedi regionali, che l'aria nuova è arrivata e la musica è cambiata davvero. È un consiglio. Solo un consiglio non richiesto.

 

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